Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
10/06/2021 08:00:00

Denise.  "Altre persone hanno visto". C'è un nuovo testimone

 "Ci sarebbero altre figure da prendere in considerazione della famiglia allargata. Da quattro passiamo a sette". Sono queste le parole dell'avvocato Giacomo Frazzitta, legale di Piera Maggio e Pietro Pulizzi, genitori di Denise Pipitone, la bambina scomparsa a  Mazara del Vallo il 1 settembre del 2004. 

"Non bisogna concentrarsi solo su Jessica Pulizzi e Anna Corona. La fotografia che ci ritorna è quella in cui si vedono altre persone che avrebbero visto. La fotografia non inquadra Anna Corona e Jessica Pulizzi, ma questo non vuol dire che nel quadro generale non ci potrebbero entrare". 

L'avvocato Frazzitta, nelle settimane scorse, dopo l'arrivo della lettera anonima, si è appellato proprio a chi ha scritto quella lettere. "Ti attendiamo, nella massima riservatezza, ma aiutaci ancora", ha detto l'avvocato. Da quando la Procura di Marsala ha riaperto l'inchiesta, con quel blitz nella casa dove abitava Anna Corona, si continua a passare ai raggi x dei media le figure della stessa Corona e di Giuseppe Della Chiave, nipote del sordomuto Giovan Battista Della Chiave (oggi defunto) che disse di avere visto il nipote con in braccio la bambina che poi è stata portata via. Gli ultimi sviluppi invece riguardano l'indicazione del testimone oculare che scrivendo una lettera anonima, ha detto di aver visto Denise in macchina con tre uomini. Nei giorni scorsi poi è arrivata un'altra lettera, questa volta in Procura, ma lettera firmata in cui si dice di voler la verità su Denise. "Non sono un collaboratore e mai lo sarò. Le donne e i bambini non si toccano. Ho tante cose da dire, ma devo tutelare me e la mia famiglia. Voglio la verità su Denise".