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24/07/2021 08:26:00

Abusi sessuali su alunna. Inizia il processo a bidello di Marsala

 E’ iniziato davanti il Tribunale di Marsala un processo che vede imputato un bidello di 61 anni  accusato di violenza sessuale su una ragazzina di 12 anni che frequentava la stessa scuola dove lui prestava servizio.

Il bidello, sposato e con figli, è stato posto agli arresti domiciliari il 23 settembre dello scorso anno.

Teatro dei fatti contestati non è stata, comunque, la scuola, che è in una borgata di Marsala, ma un vecchio casolare nelle campagne dell’entroterra tra Marsala e Mazara del Vallo, dove il collaboratore scolastico avrebbe condotto la giovane, figlia di amici di famiglia, con la scusa di andare a raccogliere funghi. Davanti al casolare, però, l’avrebbe invitata a fare sesso con lui, tentando di abbassarle i pantaloni.

Quindi, al rifiuto della giovane, impaurita e sotto choc, si sarebbe masturbato. L’indagine è scattata nella primavera del 2020 a seguito della denuncia presentata ai carabinieri dalla madre della dodicenne, che ai militari ha raccontato di avere saputo dell’accaduto da una parente, che l’ha contattata al telefono per dirle quanto le aveva raccontato la ragazzina, che probabilmente si vergognava a dirlo ai genitori. E per questo motivo ha raccontato ad una zia quanto le sarebbe accaduto. Quando, però, i genitori le hanno chiesto di dire cosa era successo con quell’amico di famiglia, la giovane ha confermato quanto riferito dalla zia. E il suo racconto è stato registrato con un telefonino.

Registrazione che è stata consegnata ai carabinieri contestualmente alla denuncia. Emerge anche che, per paura probabilmente di ritorsioni, la ragazzina avrebbe anche detto alla sorella maggiore di volersi uccidere. A fine novembre, poi, la giovane ha confermato le accuse nel corso di un incidente probatorio davanti al gip Francesco Parrinello. La presunta vittima e suoi familiari sono costituiti parte civile, con gli avvocati Vincenzo Forti e Tommaso Massimo Maggio. Al loro fianco anche l’associazione “Casa di Venere”, rappresentata dall’avvocato Roberta Anselmi. A difendere il bidello, invece, è l’avvocato Alessandro Carollo.