Le acque delle coste della Sicilia sotto la lente d’ingrandimento dei volontari e delle volontarie di Goletta: 24 punti campionati di cui 6 fortemente inquinati e 3 risultati inquinati. Ben 9 campioni hanno fatto rilevare parametri di inquinamento oltre i limiti di legge. Sono questi i numeri del bilancio finale delle analisi sulla qualità delle acque dei mari che bagnano la costa siciliana.
Quest’anno l’azione della Goletta Verde, la storica campagna estiva di Legambiente, ha concentrato la sua azione di prelievo e campionamento delle acque in gran parte in punti a mare, ben 16, e solo 8 foci di fiumi in quanto, a differenza degli anni passati, molte foci di fiumi avendo una scarsa portata d’acqua non sfociano più in mare. Alti livelli di inquinamento, inadeguatezza degli impianti di depurazione e scarsi controlli sulla qualità delle acque. Sono stati questi i temi trattati durante la conferenza stampa, tenutasi questa mattina presso lo Spazio Mediterraneo dei Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo, per la presentazione dei risultati del monitoraggio delle acque in Sicilia effettuato da Goletta Verde. Al tavolo erano presenti Stefano Raimondi, portavoce di Goletta Verde e coordinatore nazionale dell’Ufficio Aree Protette e Biodiversità di Legambiente, Giuseppe Alfieri, ufficio presidenza Legambiente Sicilia), Claudia Casa, direttrice di Legambiente Sicilia, e Maurizio Arcidiacono, responsabile CONOU Area Nord Ovest.
Anche quest'anno Goletta Verde si avvale del sostegno dei suoi partner principali: CONOU, Consorzio Nazionale per la Gestione, Raccolta e Trattamento degli Oli Minerali Usati, e Novamont, azienda leader a livello internazionale nel settore delle bioplastiche e dei biochemicals. Media partner è La Nuova Ecologia. I monitoraggi lungo le coste che Goletta Verde effettua da anni non vogliono sostituire i dati ufficiali, ma vanno ad integrare il lavoro svolto dalle autorità competenti. I dati di Arpa sono gli unici che determinano la balneabilità di un tratto di costa a seguito di ripetute analisi nel periodo estivo, le analisi di Goletta Verde hanno invece un altro obiettivo: andare ad individuare le criticità dovute ad una cattiva depurazione dei reflui in specifici punti, come foci, canali e corsi d’acqua, il principale veicolo con cui l’inquinamento generato da insufficiente depurazione, arriva in mare.
Le analisi, eseguite da laboratori individuati sul territorio siciliano, mostrano che permangono negli anni dei punti critici e che la strada verso la depurazione delle acque in Sicilia è ancora lunga. La presenza di batteri di origine fecale (enterococchi intestinali ed escherichia coli) è un marker specifico di inquinamento dovuto da scarsa o assente depurazione. Come detto sono 9 i campioni risultati oltre i limiti di legge, si tratta sia di foci di fiumi sia punti a mare in spiagge potenzialmente frequentate dai bagnanti ignari delle acque con parametri non a norma. Andando nel dettaglio degli esiti delle analisi diffusi da Legambiente, 6 punti sono stati giudicati fortemente inquinati: sono la foce del fiume Delia a Mazara del Vallo, la foce del torrente Cansalamone nel comune di Sciacca (Agrigento), la foce del fiume Palma nel Comune di Palma di Montechiaro (Agrigento), lo scarico dei reflui fognari sul lungomare Galatea ad Aci Trezza nel comune di Aci Castello (Catania) e la foce del fiume Alcantara tra i comuni di Calatabiano e Giardini Naxos (Catania/Messina) e la spiaggia presso lo scarico del depuratore a Castelvetrano. Gli altri 3 punti giudicati invece Inquinati da Goletta verde sono la foce del Nocella tra Terrasini e Trappeto a Palermo, la spiaggia presso il torrente Rizzuto a Butera (Caltanissetta) e la spiaggia presso la foce del Gattano a Gela (Caltanissetta) .
Sul Punto Critico dello scarico di emergenza del depuratore di fronte l’oasi ecologica in Via Dante Alighieri a Trapani, è risultato “entro i limiti”.