Ocean Words, la piattaforma di comunicazione inspired by Rio Mare ha aderito all'iniziativa LifeGate PlasticLess, ideata per rispondere all’inquinamento da plastica nelle acque italiane ed europee, attraverso l’adozione di un dispositivo Seabin nelle acque di Favignana, che verrà inaugurato oggi, 27 Luglio.
Situato nel porto dell’isola, dove solitamente si creano punti di accumulo di rifiuti galleggianti causati da venti e correnti marine, il dispositivo sarà in grado di catturare dalla superficie dell’acqua circa 1,5 chilogrammi di detriti al giorno.
Lanciato nel 2018, in occasione della Giornata degli Oceani, LifeGate PlasticLess promuove la diffusione di questo cestino “mangiarifiuti” ideato dai surfisti australiani Pete Ceglinski e Andrew Turton. La sua funzione è semplice: grazie all’azione spontanea del vento, delle correnti e alla posizione strategica, una volta immerso in acqua e fissato a un pontile, i materiali di scarto vengono convogliati direttamente all’interno del raccoglitore. Il Seabin è in grado di catturare fino a 500 kg tra rifiuti di plastica, incluse microplastiche da 5 a 2 mm di diametro e microfibre da 0,3 mm, e rifiuti comuni come mozziconi di sigaretta o cotton fioc.
“Per affrontare l’emergenza ambientale sono necessarie misure urgenti e mirate alla riduzione dei rifiuti plastici presenti nelle acque, consolidando l’impegno per diffondere una maggiore consapevolezza su un tema così importante per la salute dell’uomo e del pianeta - il commento di Enea Roveda, CEO di LifeGate – Vogliamo ringraziare Rio Mare per aver scelto di essere parte attiva del cambiamento, con l’adesione all’importante percorso che ha l’obiettivo di aumentare la presenza dei dispositivi in tutto il territorio nazionale e nel resto di Europa”.
“Il mare è il centro delle nostre attività, per cui ci sentiamo in dovere di comportarci per primi in modo responsabile e attivo nella sua tutela.” ha commentato Luciano Pirovano, Global Sustainable Development Director della Business Unit Food di Bolton Group “Siamo orgogliosi di poter supportare il progetto LifeGate PlasticLess® e di continuare a dare il nostro contributo concreto ad una realtà come quella dell’Area Marina Protetta delle Isole Egadi. Crediamo sia fondamentale unire le forze, intraprendere partnership trasformative per tutelare gli Oceani, promuovere la tutela dell’ecosistema marino e diffondere la cultura del rispetto dell’ambiente e del nostro territorio. Lavoriamo insieme ai nostri partner per diffondere una cultura di cambiamento in grado di apportare benefici significativi per la conservazione dell’ambiente marino, per noi stessi e per le generazioni future.
Questa iniziativa si va ad aggiungere alla serie di progetti che Rio Mare abbraccia dal 2014 per la difesa dell’Area Marina Protetta delle Isole Egadi in collaborazione con il Centro Recupero per tartarughe marine Caretta Caretta a Favignana, uno dei primi programmi di questo genere per la durata e investimento realizzata da privati in Italia, volto a salvaguardare la biodiversità e a favorire una gestione sostenibile delle risorse naturali delle Isole Egadi. Il progetto è un esempio tangibile e concreto dell’impegno dell’azienda nei confronti della sostenibilità della pesca e di valori fondamentali, quali la crescita sostenibile e la salvaguardia delle risorse dei mari, volto a valorizzare la comunità italiana e le risorse naturali del Paese.
Dall’inizio della collaborazione, sono stati diversi progetti portati avanti da Rio Mare: primo tra tutti, la partnership ha visto la nascita e il potenziamento del Centro di Primo Soccorso tramite l’acquisto di materiale tecnico (come tag satellitari, vasche per il recupero delle tartarughe e materiali per le aule didattiche) fino a farlo diventare un vero e proprio Centro di Recupero per tartarughe marine Caretta Caretta a Favignana. Questo consente all’equipe specializzata del centro non solo di poter dare una prima assistenza alle specie che lo necessitano, ma di poter controllare anche la loro giacenza e seguire loro passo passo in tutte le fasi della guarigione, fino al ritorno alla libertà in piena salute. In cinque anni, il centro è riuscito a recuperare e salvare oltre 80 specie di tartarughe Caretta Caretta ed in occasione dell’inaugurazione del Seabin, il 26 luglio sarà liberata e ricondotta in acque sicure una tartaruga precedentemente salvata e curata.
Un altro step principale del progetto è l'attività a tutela della prateria di Posidonia Oceanica più estesa del Mediterraneo, in grado di regolare l'assorbimento di CO2 nel mare e nell'atmosfera, una vera e propria “foresta amazzonica” subacquea. Rio Mare ha deciso di impegnarsi concretamente nella salvaguardia di questa pianta e di mettere a dimora, in una fase iniziale, circa 2000 nuovi fasci di posidonia durante l’anno corrente e di finanziare i monitoraggi con l’acquisto di materiale tecnico e scientifico per raccogliere serie dati utili ad indirizzare le attività gestionali e di tutela.
Oltre a questo, da quest’anno, considerando gli effetti dei cambiamenti climatici che si stanno verificando nel Mar Mediterraneo, uno dei mari più interessati dal fenomeno a causa della sua conformazione e le sue caratteristiche, Rio Mare ha deciso di finanziare anche un monitoraggio specifico per alcune specie ittiche e due specie sessili tipiche dell'habitat a coralligeno, tra cui Paramuricea clavata ed Eunicella cavolinii, per approfondire stato di conservazione e per valutare eventuali segnali preoccupanti derivanti dal cambiamento climatico.