Per più di 200 bambini di Marsala la campanella del nuovo anno scolastico rischia di non suonare per niente. A poche settimane dall’inizio delle lezioni gli alunni del plesso “Sirtori” non hanno una scuola.
Il plesso deve essere evacuato perchè non ha la staticità antisismica, una beffa alla vigilia dell’inizio dell’anno scolastico che arriva dopo mesi di richieste per nuovi locali alle quali il Comune non ha mai risposto. I genitori sono pronti alla protesta, al Comune, perchè ad oggi i bambini non hanno una scuola.
I problemi al Sirtori in realtà sono cominciati già un anno fa. Per le norme anti-Covid la scuola elementare ha dovuto provvedere allo sdoppiamento delle classi. La gestione e il reperimento di nuovi spazi è stato un problema che ha riguardato tanti istituti. Al Sirtori lo sdoppiamento delle classi ha portato ad un esubero di 4 classi, circa 90 bambini. In tutto l’anno scolastico passato dal Comune di Marsala non è arrivata alcuna indicazione, e gli alunni hanno subito il tanto detestato doppio turno, con le lezioni nel pomeriggio tenute nel plesso Pestalozzi, in piazza Caprera.
“Speravamo che per il secondo quadrimestre dal Comune ci venissero fornite le aule in un’altra struttura, ma non è successo. Abbiamo elemosinato locali per un anno. Ci siamo sbracciati e siamo andati avanti, con mille difficoltà”, dice la dirigente dell’istituto, Katia Tumbarello.
Il Sirtori deve trovare quattro aule, gira in lungo e in largo, ma non le trova, dal Comune non arriva alcun aiuto.
Anzi, il sindaco Massimo Grillo, quasi dà la colpa alla scuola per la zona rossa a Marsala la scorsa primavera, con il caso dei 100 positivi al Sirtori.
Chiuso l'anno scolastico si continua a cercare una soluzione per evitare, ancora, i turni pomeridiani e reperire le quattro aule.
Ma qualche settimana fa arriva la mazzata, in confronto i disagi causati dallo sdoppiamento sono carezze.
Una buona parte del plesso di via Sirtori non ha la staticità antisismica.
Ad ottobre infatti il Comune, grazie ad un finanziamento ottenuto anni prima, effettua dei sondaggi nelle scuole per esaminare l’agibilità e la staticità antisismica. Vengono verificate sette scuole, e due non rispettano i requisiti. Il plesso di Amabilina del Mario Nuccio, e il Sirtori. Servono interventi di adeguamento antisismico. Il problema sta nella parte “vecchia” dell’istituto, quello frontale, che comprende 11 aule, più i locali degli uffici amministrativi, l’archivio, la presidenza. Mentre la parte retrostante, più nuova, costruita dopo, va bene.
Quello che però sa di beffa per la dirigente Tumbarello è la tempistica. “Le indagini sono state fatte ad ottobre, ma il risultato ci è stato comunicato, quasi per caso, soltanto il 5 luglio scorso. Come è possibile tutto questo tempo? E come si può trovare una soluzione in soli due mesi?” si chiede la dirigente Tumbarello. “Da quel giorno sono andata costantemente al Comune per capire come e dove cominciare il nuovo anno scolastico”. Il Comune è proprietario dell’immobile, e avrebbe dovuto fornire una soluzione in tempi brevi. Invece dicono che il plesso così non può essere utilizzato, deve essere evacuato, e scaricano la patata bollente sulla scuola che si trova dal dover gestire un esubero di 4 aule per 90 bambini, a quello di 11 aule per 220 alunni più i locali per gli uffici. “E’ da luglio che gli uffici comunali cercano di capire che soluzione adottare. L’unica possibile è quella di affittare dei locali. Abbiamo anche noi cercato tramite agenzie immobiliari, ma le strutture devono rispettare determinati requisiti, e certamente noi non possiamo sostituirci al Comune, proprietario dell’immobile”. Solo nei giorni scorsi il Coune ha pubblicato una manifestazione d’interesse per reperire nuovi locali da affittare per il “Sirtori” in attesa che vengano fatti i lavori di adeguamento sismico.
Altra beffa. A poche centinaia di metri, nello stesso edificio del comando della Polizia Municipale, in via Del Giudice, ci sono dei locali inutilizzati e di proprietà comunale. Sono quelli in cui era ospitata la Camera di Commercio, e che sarebbero destinati all’ufficio “Pesca e turismo” del Comune. Ma sono vuoti, non utilizzati, e di questo misterioso ufficio ancora non se ne vede traccia. “Li abbiamo visitati e andrebbero bene, ma il Comune ce li ha negati. Sarebbero stati perfetti”, dice Tumbarello.
Che fare allora? “Ho chiesto all’ufficio tecnico del Comune che mi dichiarasse se possiamo restare al plesso di via Sirtori, quantomeno gli uffici amministrativi, nelle more dei lavori di adeguamento”. La risposta solo ieri mattina. Il dirigente del Comune dice, sostanzialmente, alla dirigente della scuola che deve valutare lei il rischio sismico… Il classico scaricabarile.
“Io non sono mica un ingegnere, in più l’immobile non è mio e non posso neanche affidare ad un tecnico una valutazione di questo tipo. La responsabilità è del proprietario dell’immobile, cioè del Comune” aggiunge la dirigente della scuola.
Ad oggi ci sono 220 bambini e le rispettive famiglie che a tre settimane dall’inizio delle lezioni non sanno dove andare. Nei giorni scorsi c’è stata una protesta dei genitori, e oggi è previsto un altro sit-in al Comune per chiedere soluzioni immediate e chiare per il nuovo anno scolastico. Il danno per il “Sirtori” è doppio, molte famiglie stanno, infatti, stanno revocando le iscrizioni dei propri figli per portarli altrove. Dei fatti è stato, ovviamente, informato l’Ufficio scolastico regionale. E la vicenda sarebbe finita anche in Procura. L’ipotesi, in effetti, è quella dell’interruzione di un pubblico servizio.