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10/09/2021 02:00:00

Sicilia: dalla Regione 6,2milioni ai Comuni per i ricoveri delle persone con disabilità psichica

L'assessorato alla Famiglia e alle Politiche sociali ha trasferito altri 6,2 milioni di euro ai Comuni siciliani per il pagamento delle rette di ricovero relative alle persone con disabilità psichica. A darne notizia, l'assessore regionale Antonio Scavone.

«Con queste ulteriori risorse - afferma Scavone - abbiamo trasferito agli enti locali isolani, per il 2021, un totale di 24 milioni di euro necessari per il pagamento della quota sociale della retta di ricovero dei disabili psichici. Le somme sono state assegnate sulla base delle schede di rilevazione 2020 trasmesse dai Comuni che riportano il numero dei disabili mentali ricoverati e il periodo della loro permanenza presso le comunità alloggio». Sono in totale 2290 le persone con disabilità psichica in Sicilia ricoverate nel 2020.

«Il governo Musumeci - continua Scavone - ha ben presente le difficoltà dei Comuni nell'erogazione di un servizio essenziale come questo la cui spesa è spesso incompatibile con le disponibilità dei bilanci degli enti locali. Occorre ora che si pensi a riorganizzare l'assistenza psichiatrica in maniera tale che ruoti intorno al Progetto terapeutico individualizzato e che si fondi sulla presa in carico globale dell'utente attraverso l'introduzione di percorsi assistenziali flessibili che prevedano oltre alla residenzialità anche attività domiciliari, sostegno socio-familiare, inclusione socio lavorativa e housing sociale».

«A breve - continua l'assessore - attraverso la cabina di regia permanente per l'integrazione sociosanitaria istituita di concerto con l'assessorato alla Salute a inizio dell'anno, determineremo le risorse da corrispondere ai Comuni rispettivamente per la quota sanitaria e per quella socio-assistenziale, nonché le modalità di monitoraggio e controllo delle comunità alloggio per disabili psichici. Lo scopo è duplice: da un lato evitare i gravosi contenziosi, verificatisi in passato, tra amministrazioni locali e Asp, dall'altro venire incontro ai sindaci chiamati dalla normativa vigente all'onere complessivo della spesa di mantenimento dei disabili psichici in strutture di tipo familiare alternative ai presidi ospedalieri».

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 Regione il comitato per il centenario di Colajanni - Promuovere e approfondire la conoscenza di Napoleone Colajanni e della sua attività, nel centenario della morte. Questo l'obiettivo espresso dal presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, nel corso della riunione operativa tenutasi a Palazzo Orléans per insediare il comitato scientifico voluto dal governo regionale per curare il calendario degli eventi dedicati alla figura del politico siciliano. Il gruppo di lavoro è composto dall’assessore ai Beni culturali Alberto Samonà e da quello all’Istruzione Roberto Lagalla, dal rappresentante del Comune di Enna, dai docenti dell’università di Catania Giuseppa Di Gregorio, Giuseppe Astuto, Elena Faraci, da Andrea Miccichè dell’ateneo di Enna, da Antonino Giuffrida dell’università di Palermo, da Luigi Chiara dell’università di Messina e da Maria Letizia Colajanni, nipote del politico siciliano.

Il comitato, in sintonia con il governo regionale, ha sottolineato la volontà di far conoscere, soprattutto tra le nuove generazioni, la figura di Napoleone Colajanni, cogliendo l'occasione del centenario ed evidenziando l'attualità di alcuni temi ricorrenti nell’impegno parlamentare, accademico e pubblicistico dell’esponente repubblicano. Sull’organizzazione degli eventi è stato fissato un primo calendario con scadenze ben precise che possano permettere di passare quanto prima alla successiva fase operativa.

Gli eventi coinvolgeranno le scuole superiori e le quattro università siciliane, con la realizzazione di quattro convegni con cadenza bimestrale, da novembre sino al maggio prossimo. Gli eventi monotematici si focalizzeranno su aspetti specifici dell'attività dell’illustre ennese come la lotta alla mafia, la Questione meridionale, la partecipazione democratica e l’emigrazione coloniale. Su questi stessi temi saranno istituiti premi riservati a studenti universitari per tesi di laurea dedicate al politico siciliano. Al professore Astuto è stato affidato il compito di coordinamento della cabina di regia per l'elaborazione del calendario.

Il coinvolgimento delle scuole superiori avverrà attraverso elaborati non solo scritti ma anche grafici e multimediali. Tra le proposte avanzate, anche quella di ristampare opere rare di Colajanni e di curare la pubblicazione di documenti inediti custoditi dalla famiglia. Aderendo, infine, al desiderio espresso dalla nipote Maria Letizia Colajanni, il presidente Musumeci non ha escluso la possibilità che la Regione, una volta chiariti gli opportuni aspetti burocratici, possa acquisire la casa di Enna dove nacque e morì il parlamentare, per inserirla nel circuito delle case-museo istituito di recente dallo stesso governo regionale.

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Acqua, via libera alla riforma del settore - ll riordino del Servizio idrico integrato in Sicilia: questo l'obiettivo che si prefigge il governo Musumeci con il disegno di legge illustrato dall'assessore Daniela Baglieri e appena approvato dalla Giunta. Una riforma che prevede l'istituzione di un unico Ambito territoriale, "comprendente l'intero territorio regionale, per garantire criteri di efficienza, efficacia ed economicità, nell'interesse pubblico collettivo, e un razionale utilizzo della risorsa idrica".

La proposta di legge si compone di ventidue articoli, con particolare attenzione alla governance, per arrivare anche all'adozione di una tariffa d'ambito regionale. Per il presidente della Regione Nello Musumeci «la riforma della gestione delle acque nell'Isola tende a eliminare la frammentazione delle competenze e a compensare la censura operata dalla Corte costituzionale sulla legge regionale 19 del 2015. Più volte - spiega il governatore - ci siamo confrontati con i vertici degli Ati ed è emersa l'esigenza di razionalizzare una materia così delicata e di primaria importanza. Da questa riforma scaturisce un vasto Piano di riqualificazione delle reti di distribuzione e di corretta gestione delle acque».

Anche l'assessore Baglieri si dice soddisfatta: «Portiamo a compimento un iter iniziato col mio predecessore e che tende finalmente a mettere ordine in un settore assai esposto a speculazioni e sprechi. Spero che l'Assemblea regionale possa presto tradurlo in legge».