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16/09/2021 08:42:00

"Nessun abuso in quel parcheggio ad Erice"

 L'imprenditore Riccardo Agliano dovrà presentarsi il prossimo 15 dicembre dinnanzi al tribunale di Trapani, per rispondere di abusi edilizi, ma il suo avvocato Nino Sugamele già affila le armi.

“Nell'interesse del mio assistito - dichiara il legale - rappresento che non sono mai state effettuate operazioni di spianamento e livellamento, così come contestato dalla Procura, e tanto meno sono state realizzate costruzioni senza autorizzazioni”. Secondo l'accusa l'imprenditore, amministratore unico e rappresentante legale della società “Barbarossa Service Srl” , avrebbe di aver realizzato lavori di spianamento e livellamento, non riconducibili ad attività agricola, in un appezzamento di terreno, preso in affitto, di via lungomare Dante Alighieri, ad Erice Casa Santa, sottoposto a vincolo paesaggistico e ambientale, senza essere in possesso di alcuna autorizzazione per costruire. I fatti risalgono al 21 dicembre del 2018. I lavori eseguiti, sempre secondo la tesi accusatoria, avrebbero distrutto, ovvero deteriorato l'habitat di un sito protetto.

L'avvocato però, precisa “che il progetto depositato al Suap del Comune di Erice, ricevette tutte le autorizzazioni necessarie per la realizzazione del parcheggio ad eccezione dell'Ufficio tecnico comunale che emise parere negativo. La Soprintendenza, titolata  a rilasciare il nulla osta, emise il provvedimento autorizzativo in data 28 giugno 2018. Peraltro, nella zona, non insistevano dune naturali di sabbia ma solo il riporto effettuato durante il maltempo dai mezzi meccanici utilizzati, per conto del Comune di Erice, per pulire la strada negli episodi di maltempo. Di ciò – prosegue l'avvocato -abbiamo prova attraverso “ritrazioni Google” estrapolate dal sistema Google”.

Ed ancora: “Preciso ancora che gli unici lavori effettuati dal mio assistito sono stati conseguenti all'ordinanza del sindaco di Erice che disponeva la pulizia di spazi privati per la prevenzione e la lotta agli incendi, senza dunque avere minimamente danneggiato alcuna vegetazione né habitat interno al terreno, anche perchè in quella posizione, così come attestato da un agronomo da noi incaricato, non era presente alcuna vegetazione tutelata dalla legge, come ad esempio sarebbe la Calendula marittima".