Ci sono voluti tre anni di processo, ma alla fine un marsalese, assistito dall’avvocato Alessandro Di Girolamo, è riuscito ad ottenere giustizia nei confronti di una banca che aveva applicato, secondo l’accusa, e adesso anche secondo il giudice civile, interessi usurari sul suo conto corrente.
L’istituto di credito sosteneva di essere creditore per 30 mila euro, ma sulla base delle eccezioni formulate dal legale del correntista, il Tribunale di Marsala disponeva il ricalcolo del conto corrente ed “accertava – spiega l’avvocato Di Girolamo - non solo che la banca non era creditrice, ma addirittura che era debitrice del consumatore della somma complessiva di euro 27.216,66, avendo applicato al rapporto di conto corrente interessi usurari”.
“Una sentenza che rende giustizia al mio assistito che ha subito la lesione dei propri diritti da parte del sistema bancario – continua il titolare dello studio legale Di Girolamo & partners - Ancora oggi, infatti, sono molto frequenti i casi in cui le banche, approfittando della propria posizione dominante, applicano interessi usurari ai rapporti bancari e i consumatori sono costretti a subire queste ingiustizie, al solo fine di poter accedere ai servizi bancari e di finanziamento. Nel caso di specie, la banca riteneva di essere creditrice della somma di €. 30.000,00 circa e la predetta esposizione ha comportato le note difficoltà di accesso al credito da parte del consumatore il quale, peraltro, è stato iscritto presso le banche dati bancarie come cattivo pagatore. La decisione del Tribunale di Marsala rende illegittime anche le iscrizioni del mio assistito presso le banche dati bancarie come cattivo pagatore e, pertanto, sono già al lavoro per consentire al mio assistito di ottenere anche il risarcimento dei danni subiti per la predetta illegittima iscrizione presso le banche dati, note come Crif e Cai”.