C’è anche la pubblicazione della sentenza sull’albo pretorio del Comune di Marsala tra le “pene accessorie” inflitte al 72enne Ludovico Roccafiorita, condannato, con sentenza ormai definitiva, a otto mesi di reclusione per evasione fiscale. Roccafiorita è un imprenditore nato a Castelvetrano, ma residente a Mazara, rimasto coinvolto nel 2015 in una indagine della sezione di pg della Guardia di finanza della Procura di Marsala (all’epoca diretta dal luogotenente Antonio Lubrano).
Sei furono, allora, i casi di evasione fiscale (mancato versamento nei termini previsti dalla legge di Iva, Irpef e ritenute fiscali) scoperti dai militari delle Fiamme Gialle in un’indagine coordinata dal procuratore Alberto Di Pisa e dal sostituto Nicola Scalabrini. Uno dei casi più eclatanti fu proprio quello di Roccafiorita. Due i procedimenti avviati a suo carico. Nella qualità di rappresentante legale della cooperativa “Medservice”, con sede a Mazara, non avrebbe versato entro i termini Iva (imposta sul valore aggiunto) per 841 mila euro. Stessa contestazione (in questo caso, però, per 704 mila euro) gli venne mossa come rappresentante legale della cooperativa “Gruppo Logistica Faenza” con sede a Marsala. Epoca dei fatti contestati: 2013/14.
La condanna emessa dal Tribunale di Marsala il 26 febbraio 2018 fu confermata dalla Corte d’appello di Palermo l’1 luglio dell’anno successivo. Infine, ci fu il sigillo della Cassazione.