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18/11/2021 07:00:00

Trombe d’aria, ecco il testo delle antiche litanie per “tagliarle”

 Dopo il nubifragio, le trombe d’aria e la grandine dei giorni scorsi, in provincia di Trapani si contano i danni. Ingenti, anche se al momento difficili da quantificare.

Certo, potevano essere molti di più, se le trombe d’aria originate in mare da Menfi a Mazara del Vallo, fossero arrivate a terra.

 

Per fortuna non è successo. Qualcuno è convinto che a salvare le coste dalla distruzione potrebbero essere state addirittura delle filastrocche in dialetto.

Ne scrive perfino l’Ansa, in un lancio che sembra venire dal medioevo: “… e la gente ha filmato l’evento invocando antiche litanie usate dai pescatori per farlo cessare”.

Difficile dire quante persone abbiano davvero partecipato a queste invocazioni in pieno 2021. Certamente poche. Per fortuna.

 

Ci siamo chiesti quale fosse il testo di queste litanie. Ne abbiamo trovate un paio, in un gruppo su facebook dal titolo “Preghiere e scongiuri popolari siciliani”. E’ probabile che qualcuno (e non “la gente”, come se fossero a decine in coro rivolti verso il mare) recitasse queste parole, che riportiamo di seguito da un post del gruppo, datato 9 febbraio 2020.

 

TAGGHIARI A DRAGUNERA (tromba marina)

 

Per i marinai a Dragunèra è un nuvolone che assume forma terribile. A Palermo per evitare la tromba in mare, il marinaio “tagliatore di drugunèra” si rivolge verso la coda della tromba, si toglie il berretto, reca nella mano sinistra un coltello dal manico nero e recita il seguente scongiuro:

 

“Lùniri santu,

Màrtiri santu,

Mercuri santu,

Jòviri santu,

Vènnari santu,

Sabbatu santu,

Duminica di Pasqua,

Sta cuda a mari casca;

E pi lu nnomu di Maria,

Sta cuda tagghiata sia.”

 

Fa 3 tagli orizzontali come per tagliare la coda che scende dal cielo. Così fatto, la coda si solleva a poco a poco, il mare si fa più tranquillo e resta solo un alito di vento.

 

Nel trapanese, invece, si recitava il seguente scongiuro:

 

“Nniputenza di lu Patri,

Sapienza di lu Figghiiu,

pi virtù di lu Spiritu Santu

e pi nnomu di Maria

e 'sta cura tagghiata sia”.

 

Si ripete per 3 volte, seguita da un Pater Nostro.