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20/11/2021 06:00:00

Il maxi sequestro di tabacchi a Marsala e il progetto "Maciste" per la lotta al contrabbando

 Di lavoro fa il militare della guardia costiera e avrebbe, semmai, dovuto contrastare il contrabbando di sigarette e, invece, è stato arrestato a bordo di uno yacht al largo delle coste di Marsala, da dove era partito, con una tonnellata e mezzo di tabacchi di contrabbando provenienti dal Nord Africa.

Si tratta di Bartolomeo Bertuglia, di 53 anni, originario di Campobello di Mazara. Il maxi sequestro di sigarette, per un valore sul mercato di 150mila euro, è avvenuto il 9 novembre scorso ad opera dalle Fiamme Gialle del comando provinciale di Palermo. L’operazione di contrasto al contrabbando di tabacchi è stata eseguita con la collaborazione dei militari del reparto operativo aeronavale di Palermo e il gruppo aeronavale di Cagliari.

L’operazione delle Fiamme Gialle - I Finanzieri del nucleo di polizia economico-finanziario di Palermo dopo aver notato la partenza di un'imbarcazione da Marsala, con il mare agitato, hanno allertato i reparti aeronavali che, dopo poche ore hanno intercettato l’imbarcazione timonata da Bertuglia che, nonostante il mare molto mosso, si dirigeva a forte velocità verso la costa. A bordo dello yacht nel corso della perquisizione sono state trovate 1,5 tonnellate di sigarette di marca "Pine Blue" e "Royals". Per Bertuglia si sono aperte le porte del carcere e il suo arresto è stato confermato dal gip del Tribunale di Marsala Francesco Parrinello.

Danno erariale - "Il contrabbando di sigarette produce un danno erariale rilevante: si stima che ogni anno le perdite per le casse dello Stato italiano tra Iva e accise si aggirino tra i 700 e gli 800 milioni di euro e siano addirittura circa 10 miliardi a livello dell'Unione Europea - afferma Gianluca Angelini comandante del nucleo di polizia economico finanziaria della guardia di finanza di Palermo - Altrettanto gravi sono i rischi per la salute dei consumatori: le marche sequestrate rientrano, tra le cd "cheap white", cioè sigarette prodotte legalmente in alcuni Paesi dell'Europa dell'Est e del medio Oriente, non ammesse però per la vendita all'interno dell'Unione europea proprio perché non rispettano gli standard di sicurezza minimi richiesti dalla normativa comunitaria".

Progetto Maciste -  E a proposito di lotta al contrabbando di tabacchi provenienti dall'estero, nelle settimane scorso  è stato presentato a Roma il progetto “M.a.c.i.s.t.e. - Monitoraggio Agromafie Contrasto Illecito Settore Tabacchi E-cig”. Il documento, promosso dalla Fondazione Osservatorio Agromafie, in collaborazione con Philip Morris Italia, ha come obiettivo quello di redigere un quadro esaustivo del fenomeno criminale seguendone il consolidamento nel corso degli anni fino ad arrivare alla situazione corrente. La presentazione dei dati preliminari del progetto su è tenuta presso il Centro Congressi di Palazzo Rospigliosi ed ha visto gli interventi del Presidente del Comitato Scientifico di Eurispes, Alberto Mattiaci, dell’Ad di Philip Morris Italia, Marco Hannappel, del Direttore Generale Agenzie Dogane e Monopoli, Marcello Minenna, e dell’ispettore per gli istituti di Istruzione della Guardia di Finanza, Gen. Carlo Ricozzi. Presente all’evento anche il Ministro delle Politiche Agricole  Alimentari e Forestali, Stefano Patuanelli. Ed ancora gli eseponenti delle forze dell'ordine, dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, della Direzione Investigativa e Direzione Distrettuale Antimafia e gli esperti del settore e i componenti del Comitato scientifico della Fondazione Agromafie. Collegato da remoto, il presidente del Comitato scientifico della Fondazione 'Osservatorio Agromafie' Gian Carlo Caselli.

I numeri del contrabbando in Italia - Stando ai dati aggiornati, in Italia nel 2020 il consumo di sigarette contraffatte e di contrabbando si è attestato intorno al 3,4 per cento del consumo nazionale (quasi il 4,5 per cento in meno rispetto alla media europea). Ma a livello nazionale il mancato gettito provocato dal commercio illecito di tabacco oscilla tuttora intorno ai 400 milioni di euro. Così il presidente nazionale di Coldiretti, Ettore Prandini: "Il progetto M.A.C.I.S.T.E. diventa di fondamentale importanza per dare certezze non solo alla filiera produttiva in termini di valore economico che oggi viene sottratto, ma soprattutto nei confronti dei cittadini e dei consumatori che devono sapere esattamente quello che stanno acquistando e deve essere garantito loro che viene tracciato in tutte le fasi e appunto c'è una sicurezza per quanto riguarda il tema della salute umana"."Noi dobbiamo creare le condizioni per le quali tutto ciò che oggi non emerge lo si faccia emergere perchè vuol dire anche creare valore economico che rimane in termini di possibilità di crescita all'interno del Paese Italia. Ma può creare anche le condizioni per le quali ci siano maggiori occupati nelle filiere agro-alimentari che diversamente ci vengono sottratti perchè vengono utilizzati prodotti provenienti da altri Paesi. La cosa che più ci preoccupa è anche la sicurezza di questi prodotti usati poi nelle fasi di trasformazione".

I dati del generale Carlo Ricozzi, ispettore per gli Istituti di Istruzione della Guardia di Finanza: "L'Italia è un Paese non solo di consumo ma anche un Paese di passaggio dei prodotti illegali. In questi termini abbiamo registrato nel corso del biennio del Covid (2019-2020) una recrudescenza del fenomeno attraverso maggiori sequestri di sigarette di contrabbando. Parliamo in termini percentuali di un aumento dei prodotti sequestrati del 71 per cento dal 2019 al 2020, in termini assoluti abbiamo sequestrato 201 tonnellate di tabacchi lavorati esteri nel 2019 e 345 nel 2020".