Sale il pressing di regioni e scienziati sul Governo per accelerare sul Green pass rafforzato.
Ieri c’è stato un primo vertice tra il governo Draghi e i rappresentanti delle regioni.
Palazzo Chigi avvia l'istruttoria per decidere le nuove misure sul Green pass. Un percorso che comincia è cominciato ieri e che, in questa settimana, sarà caratterizzato da riunioni di carattere tecnico e politico. Dopo il vertice con le Regioni sono previste la cabina di regia e poi il cdm che dovrà decidere la sintesi finale, una sintesi che potrebbe arrivare in via definitiva anche la settimana prossima.
Il primo provvedimento annunciato dall'esecutivo è l'anticipo a 5 mesi della terza dose di vaccino.
"L'intervallo minimo previsto per la somministrazione della dose 'booster' (di richiamo) con vaccino a m-RNA, alle categorie per cui è già raccomandata (inclusi tutti i soggetti vaccinati con unica dose di vaccino Janssen) e nei dosaggi autorizzati, è aggiornato a cinque mesi (150 giorni) dal completamento del ciclo primario di vaccinazione, indipendentemente dal vaccino precedentemente utilizzato".
Così la circolare del ministero della Salute 'Aggiornamento indicazioni su intervallo temporale tra somministrazione della dose booster e completamento del ciclo primario'.
Il provvedimento in gazzetta oggi è in vigore da mercoledì. La circolare dopo il via libera dall'Aifa all'anticipazione della terza dose (booster) in una "ottica di massima precauzione", considerando che la circolazione virale è aumentata. In Italia si avvia verso la somministrazione della terza dose cinque mesi dopo l'ultima inoculazione.
Quanto a ulteriori restrizioni, il Governo valuterà le posizioni delle Regioni, che chiedono minori restrizioni per i vaccinati per una sorta di 'super-Green pass'. E' quanto emerso dall'incontro dei governatori con l'Esecutivo. Il prossimo Cdm, sarebbe stato riferito, è previsto giovedì prossimo. Le Regioni hanno chiesto al Governo di essere nuovamente convocate prima del prossimo Cdm, previsto giovedì, per un ultimo passaggio di condivisione con i territori su quanto verrà deciso in un eventuale decreto.
Restrizioni da subito per i non vaccinati, a prescindere dal colore delle Regioni. Questa volta abbiamo un vantaggio rispetto al virus, e non possiamo sciupare quanto sinora fatto. Le nuove misure non sarebbero una punizione nei confronti dei no vax, sarebbero la conseguenza di una loro libera, e per me irresponsabile, scelta. Questo, in sintesi, l'intervento e le richieste del governatore calabrese, Roberto Occhiuto, durante l'incontro delle Regioni con il Governo.
"Abbiamo ribadito al Governo la necessità di tutelare la stagione turistica invernale che si sta aprendo, dando certezze a chi guarda a quest'inverno come un passaggio fondamentale per la ripartenza. La campagna vaccinale ci ha permesso di contenere l'impatto di questa ondata pandemica sulle strutture sanitarie", dichiara il presidente della Regione Valle d'Aosta, Erik Lavevaz, aggiungendo: "La maggioranza delle Regioni condivide un'impostazione che porti a limitazioni minori per chi ha aderito alla campagna vaccinale".
Il ministro Roberto Speranza ribadisce che sono "ore molto delicate, in cui stiamo valutando ulteriori scelte da compiersi nell'interesse del Paese dentro questa battaglia ancora aperta contro il virus. Nei prossimi giorni la priorità sarà tenere la curva sotto controllo ed evitare l'esplosione del contagio che stiamo vedendo in tanti altri Paesi europei. Dobbiamo provare a tenere insieme questo sforzo, essenziale e fondamentale, che ci vede impegnati nella campagna di vaccinazione, oggi superiamo l'87% di italiani oltre i 12 anni che hanno fatto la prima dose". A dirlo è il ministro della Salute, in un videomessaggio al workshop dell'Aiop.
Nel frattempo il governatore siciliano non ha nascosto le sue idee. «L’obbligo vaccinale è una necessità, non è più una opzione. Quanti morti ancora devono esserci perché qualcuno si convinca che al vaccino non c'è alternativa, quanti». È la posizione del governatore della Sicilia, Nello Musumeci, che si è espresso così durante la convention del suo movimento Diventerà Bellissima, a Catania.
I dati siciliani
Sono 514 i nuovi casi di Covid19 registrati nell'isola a fronte di 13.927 tamponi processati in Sicilia.
Non si registra alcun morto.
Domenica i nuovi positivi erano 567. L'incidenza sale al 3,7% domenica era al 2,5%. L'isola è al sesto posto per contagi, al primo c'è l'Emilia Romagna con 991 casi, al secondo posto il Lazio con 940 casi al terzo posto il Veneto con 870 casi, al quarto la Lombardia con 662 casi, al quinto la Campania con 591 casi. Gli attuali positivi sono 10.778 con un aumento di 396 casi. I guariti sono 118. Sul fronte ospedaliero sono adesso 393 ricoverati, con 14 ricoverati in più rispetto a domenica, in terapia intensiva sono 41, uno in più in più rispetto a domenica. Sul fronte del contagio nelle singole province: Palermo con 175 casi, Catania 174, Messina 55, Siracusa 32, Ragusa 24, Trapani 7, Caltanissetta 12, Agrigento 25, Enna, 10.
La situazione in provincia di Trapani
Aumentano ancora i positivi al Covid-19 in provincia di Trapani. Secondo il report di ieri dall’Azienda sanitaria, sono gli 755 attuali positivi (72 in più rispetto ai 683 di venerdì scorso). Sono 94 i nuovi contagi nel fine settimana (venerdì erano 68), al netto di 22 negativizzati.
Stabili i ricoveri. Come venerdì scorso rimane un solo paziente in terapia intensiva e 9 ; aumentano da 12 a 14 i ricoverati in degenza ordinaria e sono come venerdì 9 quelli in semi intensiva. Tra le città con più contagi: Trapani 137, Marsala 125, Alcamo 100.
Questa è l’attuale distribuzione in provincia dei positivi al virus (tra parentesi la differenza con il dato di venerdì).
Alcamo 100 (+4), Buseto Palizzolo 1, Calatafimi Segesta 36, Campobello di Mazara 49, Castellammare del Golfo 30, Castelvetrano 71(-1), Custonaci 4, Erice 65 (+9), Favignana 1, Gibellina 2, Marsala 125 (+15), Mazara del Vallo 41 (+1), Paceco 31, Pantelleria 4, Partanna 26, Petrosino 1, Poggioreale 0, Salaparuta 0, Salemi 1, San Vito Lo Capo 5, Santa Ninfa 9, Trapani 137(+23), Valderice 16, Vita 0.
Totale attuali positivi 755 (+72)
Totale deceduti 429 (/)
Guariti 19866 (+22)
Ricoverati in Terapia intensiva 1 (//)
Ricoverati in Semi Intensiva 9 (//)
Ricoverati in Degenza ordinaria 14 (+2)
Tamponi molecolari 827
Tamponi rapidi 552
Il virus in Italia
Sono 6.404 i positivi ai test Covid individuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute, domenica erano stati 9.709.
Sono invece 70 le vittime in un giorno.
Domenica erano state 46.
Sono 267.570 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Domenica erano stati 487.109. Il tasso di positività è al 2,3%, in leggera salita rispetto al 2% di domenica. Sono invece 549 i pazienti in terapia intensiva in Italia, 29 in più rispetto a domenica nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 54. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 4.507, ovvero 162 in più rispetto a domenica.