Dalla possibilità di farne una cittadella scolastica o dello sport, a quella di riconvertire il tutto, cambiandone destinazione d’uso, per realizzare strutture alberghiere per nuovi sbocchi occupazionali, ma anche la proposta di una cittadina marsalese di farne un centro scientifico sono queste le idee che da anni girano attorno all’area dell’ex idroscalo di Marsala dove si trovano i famosi Capannoni Nervi, e la valorizzazione di questi rimane solo nelle parole, e in qualche documento chiuso in qualche cassetto al Comune di Marsala e al Ministero della Difesa.
I Capannoni Nervi di Marsala rimangono sempre lì a testimoniare un periodo storico, quello della guerra, lontano nel tempo ma nella realtà ancora presente in quei luoghi abbandonati che lo rappresentano.
Il Comune vuole acquisire le ex aree militari - La novità delle ultime settimane è che il Comune di Marsala sta tentando di acquisire le ex aree militari. Alla videoconferenza di qualche mese fa con il Gen. Michele Caccamo, ha poi fatto seguito il sopralluogo della scorsa settimana concordato con il vice sindaco Paolo Ruggieri. Presenti il dirigente comunale Benedetto Mezzapelle e l'ing Alessandro Putaggio, in rappresentanza del Ministero della Difesa hanno guidato il sopralluogo il Ten. Col. Giancarlo Maugeri, il Ten. Col. Attilio Di Vincenzo e il Luogotenente Michele Brugnone. Lo scopo era quello di verificare lo stato di fatto dei luoghi, nonché la situazione patrimoniale e catastale. “Visionati gli immobili, valuteremo i relativi aspetti tecnici ed economici per individuare quelli di interesse per l'Ente Comune, afferma il sindaco Massimo Grillo. In ogni caso, confermiamo la volontà di acquisire le ex aree militari e, in tal senso, formuleremo apposita richiesta al Ministero della Difesa dove ho già avuto contatti con il sottosegretario Giorgio Mulè, investendo della questione ovviamente anche la Regione Siciliana che ha già manifestato la propria volontà politica a collaborare nel progetto di valorizzazione delle aree”.
In consiglio comunale la proposta di riconversione in strutture alberghiere - E in consiglio comunale alla fine dello scorso anno, il consigliere Giancarlo Bonomo chiese di approfondire e valutare con uno studio di fattibilità, già avviato durante la sindacatura di Renzo Carini, l'obiettivo di riqualificare le due strutture e di impegnarsi a cambiare la destinazione d’uso di tali immobili per poterli riconvertire in strutture turistico-alberghiere in "modo da poter ancor di più valorizzare il nostro territorio e creare numerosi sbocchi occupazionali, e rendere quell'area fruibile per l’intera comunità".
I Capannoni Nervi potevano essere acquisiti a costo zero - Era stata stipulata una convenzione con il Ministero della Difesa per recuperare quel bene con l’amministrazione Carini. L'area degli hangar Nervi poteva essere acquisita dal Comune di Marsala a costo zero, se si fosse impegnato a cambiare la destinazione d'uso dell'area dell'ex deposito munizioni, sempre dell'Aeronautica , alla Circonvallazione di Marsala. L’accordo era stato trovato dall’amministrazione guidata da Renzo Carini con il Ministero della Difesa. Era il primo accordo del genera in Italia.
La convenzione - Mentre l'area di via Dante Alighieri sarebbe rimasta a disposizione della Difesa, ma con una nuova destinazione urbanistica di competenza del Comune, l'ex idroscalo militare di contrada Giunchi, invece, diventava oggetto della cessione gratuita allo stesso Comune e della progettualità elaborata dall'Amministrazione.
Cittadella dello sport - Nell'ex idroscalo militare - una superficie di circa 82 mila mq., palazzine e "Capannoni Nervi" inclusi - era intenzione del Comune di Marsala realizzare una cittadella degli sport acquatici, un polo didattico, un'area uffici/servizi, nonché un parcheggio. Mentre nell'area della Circonvallazione dovevano realizzarsi un parco ipogeo ed un'area commerciale. Il 24 Febbraio 2013 però il protocollo è andato in scadenza, ad un anno esatto dalla firma tra l’ex sindaco Renzo Carini e il sottosegretario di Stato alla difesa, Milone. Poi e arrivata Giulia Adamo ad amministrare la città, e di quella convenzione si sono perse le tracce, vanificando il tutto.
Centro Scientifico Culturale - Con l'amministrazione Carini i cittadini furono invitati ad un momento di discussione finalizzato ad esplorare le possibili opzioni di uso e valorizzazione dell’area dei Capannoni Nervi. Questa era una delle proposte, quella di Sonia: "La pregevolezza architettonica e la posizione geografica rendono l'area particolarmente vocata alla realizzazione di un centro scientifico/culturale polivalente sulla scia di quanto realizzato per esempio a Napoli alla Città della Scienza. Considerata la minima distanza dall'aeroporto che la renderebbe collegata con l'Europa, la centralità geografica nell'area mediterranea, la buona rete autostradale che la collegherebbe con il resto dell'isola, la vicinanza del Centro Ettore Maiorana di Erice, la riserva marina delle Egadi potrebbe effettivamente costituire un centro d'eccellenza dove sviluppare la cultura scientifica legandola ad elementi tipici del territorio: vento, sale, imbarcazioni, volo, biologia marina, enologia, archeologia e divenire polo d'attrazione di turismo culturale, congressuale, scolastico, oltre alla possibilità di creazione di nuova occupazione sia diretta che nell'indotto non confliggendo con alcun altro possibile interesse economico ma potenziando possibili sinergie con molti settori produttivi attivi sul territorio".
Gioielli dell’architettura del novecento ma abbandonati – I Capannoni Nervi sono stati realizzati da uno dei più grandi architetti del novecento, l’italiano celebre in tutto il mondo Pier Luigi Nervi. Ha progettato e seguito decine di opere sparse per il globo. Famoso soprattutto per l’ingegneria civile, e per gli impianti sportivi. Lavorò allo Stadio Flaminio di Roma, allo Stadio di Firenze. Progetta e segue i lavori dell’Aula delle udienze pontificie in Vaticano. E ancora la stazione degli autobus a New York. E mentre in tutto il mondo si è omaggiato il genio dell’architetto lombardo con le sue Architetture per lo sport, a Marsala le sue invenzioni sono dimenticate.
Solo con l'Ephemeral Arts Connection ripresero vita - A Marsala, invece, gli hangar Nervi (un’altra delle sue specialità) sono abbandonati e non si è mai pensato di valorizzarli. Solo una volta per la terza edizione dell'Ephemeral Arts Connection, il workshop internazionale di arti contemporanee, gli hangar hanno preso vita, con installazioni e spettacoli.