Nella storia che si narrerà, è necessario utilizzare il plurale perché si parlerà di queste categorie: consiglio comunale,
giunta e classe dirigente dell'ente comune.
La location è Marsala, Sala delle Lapidi.
Il confronto-scontro inizia quando l'assise è tenuta ad approvare un debito fuori bilancio, ciò avviene. Interviene l'ex assessore Passalacqua lamentando la sciatteria dell'ex consiglio comunale che non aveva autorizzato il pagamento. Alcuni esponenti della passata consiliatura replicano attaccando, il primo è F. Coppola che non ammette critiche per la sua astensione, motivata e di natura politica. È la volta di R. Genna la quale afferma che potrebbe fare un elenco copioso delle sciatterie dell'amministrazione di cui faceva parte Passalacqua. Gerardi, pur apprezzando il garbo, ritiene il giudizio ingiusto.
Legittima l'opinione dei tre, ma è innegabile il loro torto, confortato dal Tar Sicilia Palermo sez. III sentenza nr 1366 del 2021.
Il duello sereno nella forma è cruento nella sostanza. Sturiano lamenta per l'ennesima volta l'arrivo in assise di un provvedimento nella circostanza sulle variazioni di bilancio all'ultimo momento, che non c'è tempo di studiarlo ed eventualmente emendarlo.
Di Pietra fa lo stesso.
Il tiro si sposta sui dirigenti comunali, il presidente del consiglio rammenta che nel maggio è stato esitato il bilancio di previsione anche per accedere ai mutui per consentire le manutenzioni,ma ad oggi non risulta attivato nulla, e necessita comprendere di chi sia la responsabilità.
A domanda di Sturiano, se verrà garantita la manutenzione del canile municipale, delle strade e pozzi, risponde il Direttore di Ragioneria dott. Filippo Angileri,il quale giustamente ed ovviamente afferma che può rispondere per ciò che gli compete ovvero gli equilibri di bilancio, e che non può determinare scompensi. Sui mutui non conosce le motivazioni per cui i colleghi non abbiano redatto i progetti. Presume perché impegnati in altro. Il dubbio sulle manchevolezze può essere fugato, i dirigenti non hanno compilato i piani, ma l'assessore competente non ha esercitato il controllo, fosse anche per ascoltare le ragioni per il mancato adempimento.
Angileri fa presente che le eventuali risorse irreperibili possono essere trovate accelerando le pratiche del vecchio e caro condono edilizio che negli anni trascorsi ha portato nelle casse comunali 300mila € all'anno.
Si aggiunge che la classe politica un condono sia edilizio o fiscale non lo nega mai.
Sturiano afferma che bisogna disinnescare per gli uffici qualsiasi movente per non agire, e ribadisce che se l'amministrazione non si occupa della manutenzione ordinaria la città non ha futuro.
Di Pietra: "E' vero, la soluzione non può essere sempre il ricorso ai mutui. Ma cosa si è fatto sulla spending review e della ricognizione sui mezzi del comune?".
L'assessore Milazzo: "Voglio fugare ogni dubbio, che questa amministrazione si trinceri dietro la salvaguardia degli equilibri di bilancio. Si sa che la responsabilità è degli uffici, che molte volte ritardano e non parlano tra di loro e ci costringono talvolta a fare forzature sugli interventi gestionali".
Quindi ricapitolando all'osservatore viene servita una disputa tra consiglieri comunali della precedente consiliatura e uno attuale. Una lotta intestina.
Sturiano difende il consiglio comunale e indica i responsabili nell'amministrazione per la mancanza di condivisione, e gli uffici per il ritardo nei lavori
Milazzo è certo ed indica nell'organizzazione comunale il colpevole.
Angileri abbozza una finanche tenera difesa dei colleghi.
Ognuno difende la propria casta, ma si rammenti che i cittadini non sono i pària.
Vittorio Alfieri