Avviso conclusione indagini preliminari per il 52enne marsalese Giuseppe Montalto, che lo scorso 4 agosto ha tentato di incendiare con la benzina l’altare e il tabernacolo della chiesa del Santuario Nostra Signora di Fatima di contrada Birgi Nivaloro.
Portando, inoltre, dentro l’edificio sacro anche due bombole di gpl che sarebbero potute esplodere con conseguenze devastanti. Montalto è tornato in libertà un mese fa. Era stato posto ai domiciliari dopo due giorni di carcere. Adesso, l’atto che solitamente prelude alla richiesta di rinvio giudizio.
Il reato contestato è tentato incendio. Con l’aggravante della “recidiva”. A difendere l’uomo sono gli avvocati Vito Cimiotta e Massimo Maggio. I motivi del gesto pare siano da ricondurre a gelosia. Poco dopo i fatti, al Pronto soccorso dell’ospedale “Paolo Borsellino”, dove Montalto si era recato perché rimasto ustionato alle gambe, l’uomo (che insieme alla moglie frequentava il Santuario di Birgi) ai poliziotti del Commissariato e della Squadra mobile rilasciava dichiarazioni spontanee, confermando di “essere – dissero gli inquirenti - l’autore dell’incendio e che l’insano gesto era stato frutto di un raptus dovuto a motivi personali”.