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07/01/2022 06:00:00

Progetto "AcquaSal" allo Stagnone, stavolta ci prova la giunta Grillo. I dubbi rimangono

Si torna a parlare del controverso progetto di AcquaSal allo Stagnone di Marsala e a un anno e quattro mesi di distanza dal suo insediamento, l’amministrazione di Marsala guidata dal sindaco Massimo Grillo, per la prima volta porta avanti quella che era un’iniziativa che si era intestata la precedente amministrazione Di Girolamo.

Si tratta del progetto, come dicevamo, promosso dal Comune, dall’Università di Palermo e dal Libero Consorzio Comunale di Trapani. Lo ha proposto la giunta Grillo, che evidentemente non ricorda o non considera che lo stesso progetto, in realtà era stato già bocciato ad agosto del 2019 dal consiglio comunale lilibetano.

La bocciatura del consiglio comunale - Per l’acquacoltura prevista nello specchio di mare di fronte e dentro Villa Genna, era stata, infatti, votata una mozione di recesso che aveva tra i suoi primi firmatari l’ex consigliere Daniele Nuccio e sottoscritta dal consigliere Flavio Coppola, dagli allora consiglieri Giovanni Sinacori, Giusy Piccione, Aldo Rodriquez, Pino Cordaro, Letizia Arcara Pino Milazzo e Arturo Galfano che ora, invece, da assessore, si ritrova, ad approvarlo. La mozione proposta dai consiglieri si basava su alcuni punti ritenuti fondamentali: il primo, non aver ricevuto risposta sulla richiesta di valutazione di compatibilità del progetto con il piano di gestione SIC ZPS; il secondo, la mancanza di risposte sulla compatibilità con il regolamento della Riserva e terzo, infine, la mancanza della Valutazione di incidenza ambientale.

Il consigliere Flavio Coppola - “Il progetto AcquaSal è stato approvato dalla giunta, ma non è stato condiviso in consiglio comunale. C’è stata solo una riunione qualche mese fa, nella quale ha relazionato il funzionario comunale Putaggio. Rispetto al progetto bocciato due anni e mezzo fa, il finanziamento iniziale di 1 milione 200mila euro è passato a 900 mila euro, sembra inoltre che gli interventi per Villa Genna, in gran parte, non sono più previsti, dunque non ci saranno più quei benefici di riqualificazione di questi beni del Comune. Tra le novità però, sembra che il progetto AcquaSal, adesso abbia la VIA/VAS, la valutazione d’impatto ambientale da parte del Ministero che ancora non aveva".

I dubbi su AcquaSal e le preoccupazioni sullo Stagnone del consigliere Coppola  – “Il punto su questa vicenda Acqua Sal è: lo Stagnone di Marsala deve diventare un’area e una zona di insediamenti produttivi o vogliamo preservarlo affinché rimanga una Riserva naturale, volta alla valorizzazione paesaggistica, culturale, archeologica e turistica?”. E’ questa la domanda che si pone Coppola, che ritiene che questa iniziativa, se approvata, in futuro possa essere proposta da altri, e a quel punto, cosa si farà, si dovrà concedere altre autorizzazioni? E il consigliere Coppola approfondisce anche l’aspetto delle attività che si svolgono allo Stagnone. Coppola dice che il problema non è il Kite Surf, che è uno sport “green”, ma tutto ciò che è al servizio del Kite Surf.  "Ci sono le strutture adeguate per questo flusso di persone? Vanno bene le scuole di kite, ma c’è qualcuno che ha controllato o autorizzato, secondo i criteri di salvaguardia e tutela di quel territorio, che è una Riserva?". Il consigliere Coppola, si chiede, dove vanno a finire i rifiuti prodotti dalle tante persone che in particolare, specie nella bella stagione, frequentano e vivono lo Stagnone. "Sono preoccupato, perché con lo Stagnone ci potremmo trovare nelle stesse condizioni, con gli errori che sono stati fatti a Marsala negli anni ’50, ’60 e ’70 con la cementificazione della nostra costa, se non saremo pronti a fronteggiare e a vigilare su ciò che sta accadendo, conclude”. E riguardo alla situazione dello Stagnone, potete leggere qui gli articoli di Tp24 su abusivismo, antropizzazione e le tante cose che non vanno.

L’iter del progetto - Nel novembre 2017 il Dipartimento regionale della Pesca Mediterranea ha pubblicato una “Manifestazione di interesse” per selezionare Soggetti pubblici che potessero attuare un programma di recupero, conservazione e valorizzazione dello Stagnone di Marsala e delle Saline, mediante la funzione di "Presidio Ambientale" da parte dell'Acquacoltura. Il Comune di Marsala (capofila) e Libero Consorzio comunale (quale Ente gestore della Riserva, a garanzia della sostenibilità e della fattibilità degli interventi programmati) - con il supporto scientifico del Consorzio Universitario di Trapani (Istituto di Biologia Marina, per l’esperienza nell’acquacoltura a basso impatto ambientale), nonché con la collaborazione del Gal Elimos e del FLAG Trapanese - hanno elaborato la proposta progettuale “ACQUA.sal”, presentando una richiesta di finanziamento di oltre 1 milione e 200 mila euro al Dipartimento della Pesca Mediterranea. È questo, infatti, il Gestore delle somme destinate dalla U.E. (circa 40 milioni di euro) allo sviluppo della pesca e dell’acquacoltura attraverso lo strumento del FEAMP, Fondo Europeo Affari Marittimi e Pesca 2014-20.

Il progetto AcquaSal - Saranno sviluppati studi della fauna ittica per consentire la realizzazione di interventi di ripopolamento passivo e la revisione del Regolamento della Pesca sportiva. Verranno inoltre recuperate tutte le informazioni relative alle peculiari tecniche di pesca che venivano utilizzate nella laguna (ed esempio la pesca con il cannizzo) e alle tradizioni fitoterapiche dell’area. Le attività di piscicoltura verranno effettuate senza alcun contributo alimentare dall’esterno, con specie ittiche pregiate autoctone, provenienti da riproduzione artificiale o reclutate direttamente nelle vasche fredde per rimonta naturale. Inoltre, l’acquacoltura no food di ACQUA.sal non prevede interventi invasivi nella salina e non utilizzerà specie alloctone, ma sfrutterà l’energia e la biodiversità che si accompagna al ciclo di produzione del sale. Uno dei fiori l’occhiello di ACQUA.sal, infatti, è il recupero - in accordo con il gestore - della salina “ex Genna”. Allo scopo di contribuire alla valorizzazione delle attività di salicoltura e di aumentare il valore aggiunto del sale e degli altri prodotti di salina, il progetto prevede interventi per la realizzazione di nuovi prodotti cosmetici - a base di sale, microalghe e fanghi di salina (mamma caura) - utilizzabili nel settore del benessere.

Il parere degli esperti - Il biologo Silvano Riggio, docente di Ecologia all’Università di Palermo ed uno dei massimi esperti dello Stagnone, in prima battuta disse: "è una follia, un errore madornale, un progetto del genere perché lo Stagnone è già un ecosistema estremamente fragile che oggi vive per combinazione, grazie gli apporti che ha e al sistema di acqua che si muove e che lo mantiene in vita, unicamente grazie al ricambio dovuto ai venti". Ma dopo aver letto il progetto Riggio ha cambiato idea per via del fatto che l'acquacoltura sarebbe estensiva, non intensiva, con fauna ittica della laguna e non introdotta. Dello stesso avviso fu anche l'architetto paesaggista Pietro Pedone che dopo un primo scetticismo sostenne che il progetto " è una opportunità di crescita culturale e di pratico operativa consapevole sull’idea di tutela dinamica che rinnega approcci antistorici e trova nel “dinamismo conservativo” della identità del sito".

Le diverse posizioni degli Ambientalisti -  Il Circola Legambiente Marsala Petrosino, in un primo momento era contrario al progetto Acqua Sal, ma in seguito ha riferito a suo tempo dall'ex presidente Letizia Pipitone, aveva cambiato idea perchè si tratterebbe di “un progetto che ha due ricadute positive sul territorio. Il ripristino della salina Genna e la realizzazione di un laboratorio scientifico universitario a Villa Genna”. D’altra parte il referente di Ecò, Massimo Fundarò, che sin da subito ha avuto  molte perplessità: "il progetto mi sembra solo per spendere i soldi, più del 25% del progetto è tutto in consulenze. Non si comprende se è una cosa che potrebbe avere uno sviluppo industriale, perché parlano di uno spin-off, e la cosa grave è che potrebbe estendersi anche in altre zone dello stagnone".