“Pur a fronte di una situazione sempre più complessa in relazione al numero dei contagi, dobbiamo continuare a pensare alla ricostruzione. Non possiamo non ragionare sul Pnrr e sulle risorse provenienti da fondi speciali nazionali e da quelli strutturali europei. Risorse ingenti che coinvolgeranno anche la nostra Sicilia e che dovranno essere, dal nostro Governo regionale, spesi bene e in tempi molto brevi. Temi sui quali la nostra federazione regionale non può farsi trovare impreparata. Piuttosto, dovrà assumersi la responsabilità di controllare e suggerire azioni politiche che diano un decisivo passo in avanti all’economia della nostra terra”.
E’ quanto affermato a Palermo dal presidente regionale di Confcommercio Sicilia, Gianluca Manenti, durante la riunione di Giunta in cui sono stati esaminanti il bilancio consuntivo del 2020 e il preventivo del 2022. Gli strumenti finanziari sono stati approvati all’unanimità sia in Giunta che in assemblea. Il presidente Manenti ne ha approfittato per tracciare un resoconto dell’attività svolta nel corso del 2021: dal sostegno alle imprese al dialogo con l’Irfis per la stesura dei bandi in favore delle attività in crisi a causa della pandemia; dal confronto e collaborazione con Bankitalia al confronto serrato con la commissione Attività produttive all’Ars per la stesura, prioritariamente, del testo del Ddl sul commercio in fase di discussione da parte degli organismi legislativi”.
Manenti ha anche posto la necessità di fare in modo che “Confcommercio Sicilia possa trovarsi in prima linea per quanto riguarda il discorso infrastrutturale. Siamo ancora all’anno zero, purtroppo – ha detto – non c’è una visione organica di sviluppo della nostra terra. E ciò rappresenta un grave vulnus per la nostra economia. Ecco perché abbiamo bisogno, su questo fronte, di aprire una nuova vertenza”. Il presidente, infine, ha evidenziato che “sono stati attivati percorsi di collaborazione con le istituzioni per rendere ancora più uniforme e sostenibile il quadro della crescita che Confcommercio ha in mente pur a fronte della difficile situazione con cui, adesso, ci troviamo a convivere. A tal proposito, continueremo a chiedere risposte certe, sul fronte delle provvidenze per la categoria, ai Governi regionale e nazionale. Siamo sicuri, comunque, che il 2022 sarà l’anno della ricostruzione”. “Ringrazio i presidenti provinciali, la dirigenza regionale e i funzionari del sistema siciliano – ha concluso Manenti – per il supporto fornitomi in questo momento così delicato in cui è indispensabile fare il bene delle nostre imprese. E ciò potrà accadere solo se tutti remeremo verso la stessa direzione”.