Io speriamo che me la cavo. È il titolo di un film diretto da Lina Wertmüller e liberamente ispirato all'omonimo libro di Marcello D'Orta, maestro di Arzano (Na) che consta di temi svolti dai suoi allievi.
La trama del lungometraggio non è attinente su ciò che si narrerà, se non nell'aspetto che il maestro interpretato da Paolo Villaggio tenta di portare tra i banchi di scuola gli allievi che causa povertà già a quell'età lavorano per aiutare la famiglia, praticamente intraprende da solo una lotta contro la dispersione scolastica, comportamento nobile ma dopo 30 anni dal film si può affermare che era un maestro-don Chisciotte della Liguria.
La pellicola è venuta in mente per la visita a Marsala del presidente della regione N. Musumeci inizialmente per la presentazione della biografia dell'ex senatore Piero Pizzo poi annullata causa Covid. Il presidente non ha rinunciato alla sua gita, si perché di questo si è trattato, nessuna risposta a nessuna domanda (visto che i giornalisti non erano invitati) sul padiglione Covid e aeroporto e sul porto ribadisce il finanziamento del progetto che avvierebbe i lavori.
Dopo lo schiaffo subito all'ARS sul voto per i "grandi elettori",è stato il meno votato ma comunque eletto, a caldo azzeramento della giunta poi il ripensamento,idem sulla scuola chiusura e riapertura,se non proprio strettamente necessario la serrata crea una generazione di analfabeti funzionali.In uno stato politico confusionale, a tutti gli effetti protagonista siciliano per l'intestazione di:"Io speriamo che me la cavo".
In un contesto ridotto, lo è il sindaco M. Grillo nel suo operato. Malumori nella maggioranza documentati dalla creazione di un nuovo soggetto dai consiglieri Di Pietra e L.Orlando. Il pensiero di un rimpasto di giunta individuato uno dei sacrificabili in M. Gandolfo, nonostante il peso elettorale, l'altra è la Coppola ma godrebbe ancora della fiducia del suo referente. Sul progetto esecutivo della messa in sicurezza del porto e sul finanziamento si nutrono dubbi nell'amministrazione. Le difficoltà da due anni -perifrasi- dell'ospedale sono risapute. Sulla scuola ma per ciò che gli compete e lo riguarda la filosofia scelta come nella sua azione amministrativa è: "Io speriamo che me la cavo".
Vittorio Alfieri