E’ durata meno di dieci giorni l’Ordinanza di Nello Musumeci che aveva dato la stura al protagonismo di certi sindaci.
Tutti, o quasi, ad emanare in questo periodo ordinanze.
Sospendere le attività didattiche in presenza nelle scuole diventa un’ossessione.
E’ lì che si annida il nemico, il Covid 19.
Pizzerie, bar, ristoranti, centri commerciali? Luoghi ameni e rassicuranti.
Il populismo e’ una brutta bestia. Ti fa distorcere la percezione della realtà.
Siamo in zona arancione, si saranno detti. Quale migliore occasione per acquisire qualche etto di visibilità in più! Disponiamo la chiusura delle scuole e tutti felici e contenti a casa con la didattica a distanza.
Tradendo anche una visione maschilista della società. Le donne non lavorano. Stanno a casa. Faccende domestiche e un’occhiata alle lezioni dei figlioli. Roba da Mulino Bianco a colori smaltati.
E poco conta se recenti studi di autorevoli esperti hanno evidenziato che la Didattica a Distanza ha accentuato le differenze tra gli studenti.
Che il 60% circa delle ragazze e dei ragazzi nello scorso anno scolastico è rimasto indietro con compiti e lezioni.
Che il disagio in famiglia ha creato tensioni e un notevole stress emotivo vuoi per le difficoltà di connessione vuoi per mantenere la concentrazione davanti a uno schermo.
Non tutti hanno la connessione o un computer.
C’e’ voluto il Tar a mettere tutti in riga bocciando le iniziative dei sindaci e ripristinando il rispetto della gerarchia delle norme.
Il Governatore, dal canto suo, ha dovuto fare di necessità virtù e ha abrogato se stesso, o meglio un articolo della sua ordinanza.
Il populismo dei sindaci ha segnato una battuta d’arresto?
Da oggi lezioni nuovamente in presenza nelle scuole di Salemi. Ma qui la situazione era diversa.
Domenico Venuti, occorre precisare, non era tra i sindaci a volere le lezioni a distanza.
E’ stato costretto da un parere dell’Asp provinciale a chiudere le scuole.
Ma da quando in qua l’Azienda Sanitaria ha competenza in materia scolastica?
Un domanda con un interrogativo grande quanto una casa!
Il sindaco di Salemi ha risposto revocando anch’egli la precedente sua ordinanza di chiusura delle scuole prevista fino al 22 gennaio.
Accompagnato da un duro commento : “Ancora una volta i sindaci sono costretti a nuovi provvedimenti per via di un pasticcio giuridico creato da chi, invece, dovrebbe governare la Sicilia senza cedere alle pressioni della piazza. Musumeci prima ha aperto le maglie della Dad anche in zona arancione, costringendo di fatto i sindaci a chiudere le scuole perché pressati anche dai pareri delle Asp, e adesso torna sui suoi passi adeguandosi alla normativa nazionale che prevede la sospensione solo in zona rossa. Un comportamento assurdo da parte di un governatore in totale stato di confusione. Alla luce di questa nuova ordinanza - ancora Venuti - non è dunque possibile chiudere le scuole in zona arancione, tuttavia restiamo vigili sull'andamento epidemiologico nell'assoluto interesse dei nostri ragazzi".
Il Tar, sancendo che i Sindaci non possono essere chiamati a decidere per la chiusura delle scuole, in buona sostanza ha inteso dire che ognuno deve fare ciò che e’ di propria competenza e senza millantare conoscenze che non si hanno.
E meno male che Leonardo Sciascia ci aveva avvertiti con il suo “Consiglio d’Egitto”.
E tuttavia tante sono ancora le frotte di petulanti Abati Vella che circolano intorno a noi che millantano conoscenze e poteri che non hanno.
Franco Ciro Lo Re