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20/01/2022 06:00:00

Arrivano per la sanità siciliana 800 milioni dal Pnrr. Ecco a cosa serviranno

  In arrivo per la sanità siciliana una pioggia di danaro del PNRR, si tratta di tanti soldi che potrebbero cambiare il volto della Sanità, in totale 797 milioni di euro.


Il Piano di Ripresa e Resilienza prevede nello specifico 216 milioni per 146 “Case della comunità”; 96,4 milioni per 39 ospedali di comunità; 16,8 milioni per “Interconnessione aziendale e divide”; 139,8 milioni per ammodernamento del parco tecnologico e digitale- Digitalizzazione; 114,6 milioni per Ammodernamento del parco tecnologico e digitale – Grandi apparecchiature; 7,5 milioni per la formazione di 11.700 operatori sanitari; 2,9 milioni per strumenti digitali per l’interconnessione nazionale; 201,1 milioni per nuovi progetti di sicurezza e sostenibilità degli ospedali.


La Regione ha un primo termine da rispettare, il 30 giugno va firmato il contratto interistituzionale
di sviluppo con il Ministero della Sanità, per proseguire con una prima programmazione.


Un flusso di milioni di euro che davvero potrebbero cambiare le prestazioni della sanità siciliana, migliorandola e digitalizzandola. Dalla formazione alle apparecchiature, dalla strumentista alla sicurezza e alla rete territoriale alleggerendo la pressione nei Pronto Soccorso.

Marianna Caronia, deputata regionale della Lega, chiede la costituzione di un tavolo tecnico di programmazione della spesa "Perché questo piano di investimenti, certamente il più consistente mai messo in campo, possa finalmente davvero cambiare il volto del sistema sanitario e socio-sanitario. Occorre coinvolgere certamente l’Assessorato, ma anche l’Ars, l’Anci, le organizzazioni dei medici e tutti quegli attori che operano nella nostra regione e possono dare un contributo di idee e proposte. Si tratterà ovviamente di fare una programmazione che abbia delle priorità politiche: scegliere quale modello di sanità pubblica si vuole adottare, quali strutture esistenti potenziare e quali nuove creare, in che modo costruire la nuova rete territoriale di base e il sistema di assistenza domiciliare, come costruire e rendere duraturi i percorsi di aggiornamento del personale e della dirigenza e quelli per l’ammodernamento del parco tecnologico e delle reti di raccolta, elaborazione e comunicazione dei dati dei cittadini”.
Potrebbe pesare sul buon andamento della spesa del PNRR nell’ambito della sanità l’attuale crisi di governo regionale che si è aperta, Gianfranco Miccichè non ha lasciato dubbi sul malcontento nei confronti di Ruggero Razza, attuale assessore alla Salute.