E’ stato condannato ad un anno e dieci mesi di carcere un marsalese (L.M.G.) processato per “stalking” in danno della fidanzata (M.D.). La sentenza è stata emessa dal giudice Francesco Parrinello, che ha accolto la tesi del legale di parte civile, l’avvocato Roberta Anselmi, che oltre ad assistere la vittima, ha rappresentato anche il locale Centro antiviolenza “Casa di Venere”.
E subito dopo la lettura della sentenza, l’avvocato Anselmi ha dichiarato: “Mi ritengo soddisfatta, finalmente una sentenza che rende giustizia alle donne vittime di violenza. Questo significa che qualcosa sta cambiando nella nostra società, le donne si stanno svegliando, non sono più disposte ad essere trattate come degli oggetti di proprietà degli uomini ed a rimanere in silenzio, perché il silenzio ci ha rese prigioniere! E’ arrivato il momento di prenderci la nostra libertà!”. La vicenda riguarda una giovane donna che per circa un anno ha subito vessazioni continue da parte del fidanzato, che le ha persino preannunciato come l’avrebbe uccisa.
“Ma dopo l’ultimo grave episodio, avvenuto a fine maggio 2020 – spiega il legale - la giovane, disperata, si è rivolta alla Casa di Venere, che l’ha salvata”. Insieme all’associazione Metamorfosi, la Casa di Venere gestisce lo Sportello Antiviolenza istituto dalla Procura di Marsala nel dicembre 2019 per l’accoglienza, l’ascolto e l’assistenza delle “fasce deboli” della popolazione e delle vittime di violenza di genere.