Giangiacomo Palazzolo, sindaco di Cinisi e segretario regionale di Azione, il partito che fa riferimento a Carlo Calenda. Azione che va bene nei sondaggi.
Al di là di ogni previsione. Due anni fa quando abbiamo creato il partito, i leader Calenda e Richetti dicevano: “se lavoriamo duro per cinque anni, arriveremo al 3%”. In due anni, invece, assieme a “Più Europa”, per carità, abbiamo superato il 5%. Credo che molto derivi dalla credibilità dei nostri leader nazionali e di come hanno dimostrato di saper fare politica. Prendete ad esempio quello che è successo a Roma, dove da zero siamo diventati il primo partito della Capitale. Come, con un programma, un lavoro serio, quotidiano e con il pragmatismo che è il nostro dogma e vogliamo portare avanti sempre e comunque.
Come si avvicina Azione alle elezioni regionali?
E’ chiaro che noi decliniamo il pensiero romano a livello siciliano ma qui c’è un problema, mentre a livello nazionale abbiamo delle problematiche classiche, in Sicilia noi Azionisti siamo chiamati a combattere la politica clientelare. E’ chiaro che la nostra impostazione non può tenere conto di queste peculiarità della politica siciliana ed essere prudenti per eventuali coalizioni o accordo con partiti vari. Al momento attuale l’idea è quella di proseguire assieme a Più Europa con cui abbiamo fatto una federazione, cercando di mantenere il più possibile alta la nostra reputazione. Può sembrare supponente o antipatico, ma noi non possiamo pensare che Azione sia il partito degli accordi e degli accordicchi per recuperare un posto di parlamentare o per fare qualcuno l’assessore. Noi crediamo veramente nella possibilità di andare a creare una nuova classe dirigente.
Azione è collocata a sinistra, al centro o a destra?
Noi siamo liberal socialisti, non è né sinistra né destra ma non perché abbiamo qualcosa contro la sinistra o contro la destra, ma perché abbiamo la convinzione assoluta che oggi la sinistra e la destra rappresentano tutto tranne che le ideologie di sinistra e le ideologie di destra. Noi siamo convinti che il centrosinistra e il centrodestra siano delle etichette vuote, che non sono rappresentative né della sinistra né della destra. Se vogliamo dare una collocazione ideologica, quella di Azione la possiamo definire liberal socialista.
Palazzolo, cosa pensa della polemica politica nei 5 Stelle e dello scontro tra Di Maio e Conte?
La politica si è ridotta alla conflittualità e non si parla mai di quello che possa interessare agli italiani. La stampa è concentrata sui queste dinamiche e i nostri politici sono concentrati su queste dinamiche e prendiamo atto che in piena pandemia ci dobbiamo occupare dei contrasti tra Di Maio e Conte, noi come partito vorremmo parlare di altro, del PNRR, dell’emergenza sanitaria e di ciò che è necessario per far progredire una nazione.
Sindaco Palazzolo, c’è allarme per la gestione dei fondi del PNRR. I bandi scadono e la progettazione non viene fatta e si rischia di perdere i fondi.
Il mio è un comune fortunato. Sono riuscito ad ottenere un professionista per tre anni che si occupa della progettazione dei bandi. La gran parte degli Enti locali non hanno una struttura organizzata o una classe professionale che sia nelle condizioni di sfruttare il PNRR. La percezione drammatica che io ho è che finiremo per perdere una grandissima occasione.
Ma questo è un treno che non passa più…
Noi come Enti locali dovevamo prepararci a questa opportunità.
C’è in Sicilia, secondo Repubblica, un piano della Sanità “acchiappavoti”, anticipato ai sindaci “amici”. Anche a lei era arrivato il messaggio di Razza?
No, nel modo più assoluto non condivido questa impostazione di Repubblica. Io sono stato in questi due anni tra i leader regionali dei partiti, quello più duro nei confronti di Musumeci e Razza. Il mio Comune beneficerà nei prossimi anni di un importante finanziamento che proviene dalla pianificazione sanitaria fatta dall’assessore Razza e devo riconoscere che è una programmazione fatta con criterio e non in termini clientelari. Dobbiamo avere anche la capacità e l’autorevolezza di riconoscere che quando uno lavora bene, bisogna evidenziarlo e augurarsi che possa proseguire bene nel suo lavoro.
Sindaco Palazzolo, che cosa significa Liberal Socialismo, che andrete avanti da soli, non farete alleanze con nessuno e avete i numeri per sfidare le corazzate del centrosinistra e del centrodestra?
Per quanto riguarda il Liberal Socialismo è un’idea ben precisa che crede nella libertà di mercato, ma crede che questa libertà vada ponderata in alcuni servizi essenziali come ad esempio la sanità. Noi ci siamo resi conto che essere solo liberali è un qualcosa di ingiusto, arriva infatti un momento in cui all’iniziativa libera bisogna imporre dei limiti, bisogna far sentire la presenza dello Stato. Noi non abbiamo paura delle corazzate, siamo un partito basato sul consenso e non sui singoli consensi clientelari. Sappiamo che è una battaglia importante e lunga ma che non siamo i soli a farla nella storia dei partiti italiani. Se considera ad esempio Fratelli d’Italia che ha idee completamente diverse da noi, ma ha adottato un metodo interessante. E’ un partito che ha iniziato con il 2/3% ma ha avuto una capacità di coerenza, che nel lungo periodo lo ha portato ad essere uno dei primi partiti d’Italia. Attraverso la coerenza, l’impegno e salvaguardando la reputazione di questa nostra giovane storia, io sono convinto che Azione diventerà negli anni uno dei partiti più importanti d’Italia.