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19/02/2022 06:00:00

Marsala, Flavio Coppola: "Il Sindaco Grillo deve avere le idee più chiare. Non vado alle riunioni di maggioranza"

 Flavio Coppola, consigliere comunale di Marsala. Lei ha capito le ragioni delle dimissioni dell’ex assessore Antonella Coppola, nella sua lettera c’era tanta polemica verso di lei seppure non sia mai stato citato.

Quella nota che io ho avuto modo di leggere attentamente manca di qualche passaggio. Lo scollamento non è dovuto ad un fatto personale tra me e l’assessore o l’assessore con il sindaco e il gruppo, ma riguarda quanto accaduto quest’anno in merito a determinate questioni. Una ad esempio è quella di Marsala Schola, per la quale, la mia battaglia assieme ad altri consiglieri comunali era per lo scioglimento. Questa è una di quelle situazioni che hanno portato a quello scollamento.

Flavio Coppola, l’ex assessore Coppola, dirigente scolastica, non è stata messa nelle condizioni di esercitare le sue deleghe perché esautorata dal cda di Marsala Schola?

Noi quando abbiamo fatto le liste abbiamo indicato la dottoressa Coppola, per la sua storia professionale e la sua preparazione, ma di fatto era un assessorato svuotato nel suo contenuto.

E’ mancata da parte della Coppola un’azione politica, forse il fatto che non provenisse e non abbia mai masticato politica, è stato un deterrente per lei.

Sì non ha mai fatto politica ma, noi abbiamo indicato un tecnico che doveva avere un ruolo ben preciso, non si può dargliene un altro. Tra l’altro all’inizio la dottoressa Coppola non aveva le Attività Culturali, aveva solo Pubblica Istruzione e Edilizia Scolastica. Quest’ultimo settore è prettamente tecnico, sono gli uffici che devono ottemperare a quelle che sono le carenze, ma sulle attività scolastiche, che poi sono soprattutto i servizi, se ne doveva occupare la dottoressa Coppola, e in questo ambito c’è una corrispondenza tra Marsala Schola e l’ex assessore, che veniva tacciata di andare oltre il proprio ruolo e il sindaco non ha fatto mai nulla per chiarire questa situazione.

Coppola lei era già a conoscenza delle dimissioni o lo ha saputo in aula?

Ne ero a conoscenza, avevo letto la nota e fatto le mie considerazioni. Dal punto di vista personale ha fatto un gesto comprensibile, da punto di vista politico ci sono delle questioni ancora poco chiare, non solo la questione della Coppola ma anche di Michele Gandolfo. Se il sindaco parla di scollamento tra il gruppo consiliare e l’assessore, se dobbiamo dirla tutta, il gruppo consiliare di Gandolfo era quello più unito e più vicino all’amministrazione. Il sindaco dice una cosa, ne pensa un’altra e ne fa un’altra ancora.

Lei pensa che da parte del sindaco ci sia stata un’azione pretestuosa? Questo azzeramento e rimodulazione della giunta è servito a poco.

Non è servito a nulla. L’ho detto in aula e l’ho riconosciuto a tutti gli assessori, grande disponibilità, voglia di fare tanto, ma è pure vero che erano scollegati tra di loro. E’ come una squadra di calcio che ha tanti campioni, ma se non ha un buon allenatore che gli fa fare un buon gioco di squadra, non si raggiungono i risultati.

Coppola lei ha attaccato il sindaco e l’amministrazione in maniera forte su alcuni atti deliberativi. Forse il sindaco ha voluto dire questo, e cioè che lei era maggioranza ma attaccava l’amministrazione e forse l’assessore Coppola non doveva stare in giunta per questo motivo?

Il sindaco deve avere le idee più chiare. Vi faccio un esempio, quello del sottopasso di Terrenove Bambina. Il sindaco incontra i cittadini della zona, io non ero invitato ma mi sono presentato lo stesso, quando ci sono temi di interesse collettivo. In quel caso il consiglio comunale ha bocciato la proposta del progetto e il sindaco si è organizzato. Per quanto riguarda, invece, il sottopasso di via Lipari, io ho chiesto di approfondire meglio la questione, ma tutto questo non c’è stato, e tra l’altro gli atti deliberativi  arrivano in consiglio pochi giorni prima di essere esitati.

Questa è una storia vecchia, accadeva anche con la precedente amministrazione.

Purtroppo c’è una da dire una cosa, e lo dico al mio amico Enzo Sturiano, il presidente del consiglio comunale, a cui voglio bene - siamo colleghi da circa vent’anni -, a volte lo rimprovero perché noi dovremmo far pesare di più la nostra autorevolezza e il nostro ruolo. Siamo noi i veri rappresentanti della città, siamo noi che andiamo a chiedere a casa delle persone la fiducia e ai cittadini ci dobbiamo rapportare. Quando si tratta di questioni che vanno contro gli interessi della città sono pronto a scalare la montagna.

Flavio Coppola, la verità è anche che amministrare non è facile. Fare il sindaco è il mestiere più difficile del mondo, qualsiasi cosa si fa si viene criticati e qualunque scelta risulta impopolare. Lei si sente di dare una mano a questa maggioranza o no?

Io ho partecipato solamente a due riunioni di maggioranza e lì sono iniziate alcune questioni, in particolare per la riqualificazione di via Scipione l’Africano, anche se previsto nel programma. Il sindaco aveva stanziato oltre un milione di euro con un mutuo a carico dei cittadini e quel progetto è rimasto lì, grazie al buon senso da parte di tutti noi, di tutti i consiglieri comunali, che non hanno voluto indebitare il Comune. Far parte di una maggioranza significa, concepire un’idea e portarla avanti, ma se si pensa di portare avanti un’idea e che chi ha fatto il consigliere comunale da tantissimi anni, approvi senza manco dire la sua, io questo non lo posso accettare. Sicuramente noi saremo disponibili a ragionare sulle tematiche importanti e su questo non mi sottrarrò mai, ma se sono funzionali e utili alla città, opere inutili a Marsala non servono.

Coppola c’è uno scollamento tra la politica e i cittadini? C’è grande malcontento in città.

Il sindaco l’altro giorno parlava dei social che, anche se in alcuni casi sono eccessivi, sono comunque indicativi delle esigenze dei cittadini. La politica, invece, a volte non ha quella ragionevolezza tra l’opportunità e l’utilità. Faccio un esempio ben preciso, quello del Giovinetto di Mozia. La politica aveva dato quasi l’autorizzazione a prenderlo. Se non c’era quel comitato nato spontaneamente, io ho scritto la mozione fino alle tre di notte, con la collaborazione di tanti, e poi i colleghi che l'hanno sostenuta all’unanimità, Il Giovinetto sarebbe andato a Palermo. In quel caso, dunque, qualcosa non ha funzionato in una parte della politica. Altro esempio è la mozione che riguarda l’intitolazione di una via all’archeologa Honor Frost in occasione del 50° anniversario della scoperta della Nave Punica. E' stata presentata nel mese di maggio o giugno 2021 e la delibera per l’intitolazione della strada è stata fatta il sabato mattina di novembre, quando c’è stata la manifestazione al Baglio Anselmi. Quando si parla di essere scollegati, di cosa parliamo. Io ho un posto dove posso esercitare la mia funzione, che è il consiglio comunale, dove io devo portare le iniziative funzionali al territorio, ho portato 14 mozioni e non è stata ottemperata neanche una. Le mie mozioni sono tutte condivise da tutti colleghi, tranne quella di Marsala Schola, che era un atto politico. Che cosa deve fare un consigliere comunale per avere un rapporto con l’amministrazione, quando tutto quello che proponi viene completamente disatteso.

Flavio Coppola, ma lo avete sostenuto questo sindaco ed eravate tutti pronti ad appoggiarlo.

Comprendo che il sindaco ha bisogno di aiuto, in realtà ha fatto tutt’altro nella vita, amministrare una città è completamente diverso dalle iniziative parlamentari.

Coppola lei parteciperà alle riunioni di maggioranza?

Non partecipo per sentirmi dire si fa così, o si fa in questa maniera.

Quali saranno le sue prossime battaglie in consiglio comunale?

Ci sono tante cose da sistemare nel nostro Comune. Ritengo che la questione del porto sia una priorità. Anche lì, mi trovo in disaccordo con il sindaco che ha detto di voler utilizzare il fondo di rotazione e poi rivedere il piano regolatore del porto, che oggi è confacente alle esigenze del territorio. Io e il collega Walter Alagna abbiamo presentato una mozione per invitare l’amministrazione ad inviare tutto alla Regione, di modo che possa convocare una conferenza di servizi. Sul porto se ci sono proposte del Comune io non parteciperò a nessuna riunione. Altra questione è quella della tutela della Laguna dello Stagnone. Sul progetto Acqua Sal, il sindaco ha detto di aver avuto il supporto del consiglio comunale, in realtà l’atto deliberativo non è mai arrivato in consiglio e tra l’altro è un progetto che precedentemente è stato bocciato. Abbiamo presentato la richiesta di riprendere l’iter di attribuzione del titolo di Patrimonio dell’Unesco, ed è stata sottoscritta da quasi tutto il consiglio comunale. Ed ancora, nell’ultimo piano triennale delle opere pubbliche, ho fatto mettere trenta mila euro per la messa in sicurezza degli edifici sull’Isola di Schola.