Scarcerati tre indagati dell’operazione antidroga Lepus che lo scorso 3 febbraio ha portato a 16 misure cautelari.
Il tribunale del Riesame di Caltanissetta ha disposto la scarcerazione, accogliendo le richieste di annullamento delle ordinanze di custodia cautelare, presentate dagli avvocati Vincenzo Franzone Salvatore Corso degli agirini Giuseppe Palmisano, Angelo Suriano e Alessandro Scinardo Tabernacolo. Parzialmente accolto il ricorso per Rosario Cuccia, i cui legali Vincenzo Franzone e Orazio Spalletta, hanno ottenuto la custodia cautelare ai domiciliari. Respinto il ricorso per Pietro Cuccia di Agira e Massimiliano di Franco di Leonforte che rimangono in carcere. L’operazione contro il traffico e lo spaccio di droga, condotta dalla Squadra mobile di Enna e dal commissariato di Leonforte, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta, avrebbe individuato due gruppi distinti, ma collegati tra loro, attivi l’uno a Leonforte e l’altro ad Agira. A coordinare su Leonforte l’associazione a delinquere finalizzata, al traffico di coca, erba e hashish, sarebbero stati i fratelli Salvatore e Domenico Virzì, mentre il gruppo che operava ad Agira sarebbe stato capeggiato da Pietro Cuccia, con una stretta collaborazione del cognato Massimiliano Di Franco, leonfortese, e del figlio Rosario Cuccia, che si sarebbe occupato della vendita al dettaglio della marijuana. I due gruppi avrebbero operato in accordo per garantirsi il monopolio della vendita di stupefacenti nei rispettivi comuni.