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24/02/2022 14:52:00

Ucraina: si combatte vicino Kiev 

Altri aggiornamenti sull'attacco della Russia all'Ucraina.

Bloomberg riporta le parole del consigliere presidenziale ucraino Mykhaylo Podolyak il quale parla di pesanti combattimenti all'aeroporto di Hostomel, a circa 30 chilometri dalla capitale Kiev.

Aggiunge che "una vera e propria guerra su larga scala è iniziata in Europa". "La Russia sta attaccando non solo l'Ucraina, ma tutte le regole della vita normale nel mondo moderno. Cosa resterà del sistema di sicurezza nel continente? Zero", ha aggiunto, spiegando che l'esercito russi sta compiendo attacchi da nord, est e sud. "Il nostro esercito li respinge, il nemico subisce perdite significative", ha aggiunto.

"Solidarietà piena dell'Italia all'Ucraina - ha dichiarato il presidente del consiglio, Mario Draghi -. Quanto succede lì riguarda tutti noi e nostre democrazie. Con la Russia in questo momento è impossibile il dialogo. Putin metta fine allo spargimento di sangue e ritiri le forze militari dai confini ucraina in modo incondizionato. Con gli alleati della Nato ci stiamo coordinando per potenziare le misure di sicurezza e stiamo rafforzando il nostro contributo militare".

Le forze armate russe stanno colpendo diversi edifici amministrativi ucraini; il presidente Putin si è detto pronto cessare le ostilità se il governo ucraino accetterà di non dispiegare armamenti della NATO sul suo territorio.

Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha esortato tutti i partner a tagliare le relazioni diplomatiche con Mosca, come ha fatto Kiev. "Con questo passo concreto dimostrerete che state con l'Ucraina e respingete categoricamente la più flagrante aggressione in Europa dalla Seconda Guerra Mondiale", ha twittato.

Non si tratta solo di attacchi missilistici su decine di obiettivi militari e strategici ucraini ma anche una invasione di truppe di terra di Mosca attraverso diverse direttrici che puntano al cuore dell’Ucraina. Mezzi aerei terresti e soldati russi sono stati individuati oltre confine sia nelle regioni contese del Donbass, sia lungo la linea di confine in Crimea ma anche nell’est del Paese e al nord, al confine con la Bielorussia.

Siamo gravemente preoccupati per il rapido peggioramento della situazione e per l’azione militare in corso in Ucraina. Le conseguenze umanitarie sulle popolazioni civili saranno devastanti: in guerra, non ci sono vincitori ma solo innumerevoli vite a rischio. Abbiamo già ricevuto notizie di vittime e persone che hanno cominciato a fuggire dalle loro case in cerca di sicurezza. Le vite umane e le infrastrutture civili devono essere protette e salvaguardate in ogni momento, in linea con il diritto internazionale umanitario. L’UNHCR sta lavorando con le autorità, le Nazioni Unite e altri partner in Ucraina ed è pronto a fornire assistenza umanitaria ovunque sia necessario e possibile. A tal fine, devono essere garantiti sicurezza e accesso per gli interventi umanitari. L’UNHCR è al lavoro anche con i governi dei paesi vicini e li invita a mantenere le frontiere aperte per coloro che cercano sicurezza e protezione. Siamo pronti a sostenere gli sforzi di tutti nella risposta a qualsiasi movimento forzato di persone, a tal fine abbiamo rafforzato le nostre operazioni in Ucraina e nei paesi limitrofi. Restiamo fermamente impegnati a sostenere tutte le popolazioni colpite in Ucraina e nei paesi della regione": così in una nota Filippo Grandi, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati.