Giuseppe Guaiana, presidente del consiglio comunale di Trapani, fautore della lista "Amo Erice" a sostegno del candidato sindaco Maurizio Oddo. Come è finito da Forza Italia con i Cinquestelle?
Non sono finito all’interno del M5S, la coalizione che è agganciata al candidato Oddo, persona stimata e professionista dagli ottimi programmi, faceva parte di un progetto civico – non c’è il simbolo del M5S – e partecipiamo a questa coalizione dallo scorso novembre, quando tutte le forze politiche si sono riunite attorno ad un tavolo, quello del famoso cantiere resiliente e noi siamo rimasti con quel cantiere progettuale.
Quando è prevista la presentazione ufficiale del candidato sindaco ad Erice?
Sì terrà il 9 di aprile, alle 18, quando presenteremo il candidato e i vari candidati delle diverse liste a supporto di Maurizio Oddo. Il progetto è ambizioso, Erice necessita di una vera e propria rivoluzione e di un vero cambiamento.
La sua lista è pronta chi la capeggia?
La mia lista è pronta, ci sono diversi esponenti all’interno e ho deciso per dare ulteriore forza all’interno di “Amo Erice” di candidare mia moglie Elisabetta Burgarella.
Guaiana si sta misurando su Erice.
Non mi misurerò io ma il movimento "Amo Erice" di cui sono il fondatore assieme a 400 sottoscrittori nel lontano 2017, a seguito delle vicende relative a Forza Italia. Siccome questo movimento su Trapani è riuscito a dare tanto, mi auguro e sono fiducioso si possa fare bene anche in questa competizione ericina.
Guaiana, tutti la danno candidato per le regionali, ma ancora non si sa per quale Casa. Ma Gianfranco Micciché l’ha più cercata?
No, non ho avuto più contatti con Gianfranco Micciché e non ho queste aspettative future di dialogo con Micciché. Ho diversi contatti con vari esponenti politici, non nego di essere stato contattato da Forza Italia, dalla componente dissidente.
Chi l’ha cercata Gaetano Armao o Marco Falcone?
Ho diverse amicizie all’interno, Marco Falcone è un mio caro amico, non ho sentito lui personalmente, ma mi sono arrivati diversi messaggi per queste competizioni.
A Trapani avete approvato il bilancio?
No, ancora no, siamo al conto consuntivo del 2020 che è stato ritirato dall’amministrazione comunale perché c’erano diverse criticità sollevate dai consiglieri comunali e dall’organo di revisione contabile, con una posizione debitoria che superava i due milioni di euro. L’atto deliberativo è stato ritirato e ritrasmesso al consiglio comunale, con un piano di risanamento di questa posizione debitoria. L’aula consiliare superati i venti giorni dal nuovo parere dei revisori si esprimerà sul conto consuntivo 2020, e mi preme precisare che siamo nel 2022.
Siete stati commissariati per questo?
Al momento c’è un commissario che ha partecipato ad una riunione di conferenza dei capigruppo, dove l’amministrazione a seguito delle criticità sollevate ha deciso di ritirare l’atto e di ripresentarlo.
Guaiana possiamo mettere ordine sul caos di via Fardella, cosa è successo?
Sulla via Fardella sono stato accusato di aver fomentato alcuni cittadini in merito alla mia posizione presa. Io credo che in democrazia bisogna esprimere il proprio pensiero e non bisogna nascondersi. Ritengo che i lavori in via Fardella sono un’opera nobile, senza dubbio, perché devono garantire un’ulteriore vivibilità alle fasce più deboli, ai disabili, e per me questa è priorità, ma allo stesso tempo devo dire che i lavori sono stati fatti malissimo. Io credo che ci sia un problema di fondo. Questi dossi dovrebbero servire a mantenere una velocità di 30 km/h, ma le circolari del ministero dicono che quando vengono inseriti dei dossi nei percorsi urbani, l’effetto è inverso, in quanto l’automobilista è tentato ad accelerare. Ci sono stati dei casi di incidenti con ciclomotori e mi auguro che non se ne verifichino più. A mio parere i lavori non dovevano essere fatti così. Se l’opera è fatta male deve essere contestata. L’amministrazione doveva contestare, così come ha contestato i lavori alla scuola Umberto, e ci sono anche altri parti di questo percorso di via Fardella, che dovranno essere rivisti. La situazione non è bella, sento i commercianti, i cittadini e faccio un ulteriore appunto. Questo tratto della via Fardella era utilizzato dai mezzi di soccorso, in direzione del Sant’Antonio Abate, adesso non dovranno passare più dalla via Fardella, ma dal lungomare Dante Alighieri. Immaginate per un attimo, questa estate quando ci saranno i bagnanti, i camion con i blocchi di marco che arrivano da Custonaci, le ambulanze che devono andare in ospedale, cosa succederà al lungomare nel periodo estivo? Trapani ha una conformazione geografica ad imbuto, e queste sono delle criticità che devono essere sollevate, perché la politica serve per aiutare i cittadini, non per generare una sorta di monarchia o di despota che comanda i cittadini, i politici sono eletti dai cittadini e devono ascoltarli.