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08/04/2022 06:00:00

Linda Licari: "Abbiamo bisogno di una sinistra unita. A Marsala nessuno pensa alle classi disagiate"

Linda Licari, ex consigliere comunale di Marsala. Perché il PD fatica così tanto a trovare una linea d’indirizzo e che sia di opposizione?

Fatica molto e noi abbiamo avuto molte difficoltà come abbiamo più volte reso pubblico con i nostri documenti. Non si tratta di nessuno scontro personale o mancanza di fiducia a livello umano, ma credo che nelle ultime elezioni amministrative si sia creato un divario enorme tra un gruppo di dirigenti che non ha mai fatto opposizione e forse non si è tanto speso nell’ultima competizione a sostegno del PD e del candidato sindaco, magari per mancanza di condivisione ma a quel punto si fanno delle scelte di campo e si lascia il ruolo che si occupa di dirigente di partito. Quella che è mancata è la chiarezza e la trasparenza di intenti politici.

La segretaria Rosalba Mezzapelle si è dimessa.

Sì, dopo un anno e mezzo di incarico ricevuto all’unanimità. Noi abbiamo cercato in questo periodo di pandemia di essere attivi con la modalità online e si riesce comunque a portare avanti certe battaglie e a dire chiaramente da che parte si sta. Il PD è e deve essere il partito di opposizione di questa Amministrazione e tornare ad avere la fiducia della gente. Se un cittadino ha votato PD lo vota perché non ha scelto di supportare il candidato sindaco di centrodestra. Quello che è mancato è un partito coerente con la linea nazionale e regionale, il PD è all’opposizione del centrodestra, ed è questo quello che è mancato. Noi abbiamo il presidente del circolo territoriale Gaspare Galfano, eletto assieme alla Mezzapelle, in rappresentanza di aree diverse. Abbiamo chiesto di incontrarci, anche online nel periodo della pandemia. Se si voleva, si poteva creare un minimo di opposizione sana e costruttiva, fatta di proposte o controproposte, rispetto a quello che sta facendo o non sta facendo questa amministrazione.

Linda Licari avete mai affrontato la questione del perché i tre consiglieri non hanno formato il gruppo del Partito Democratico?

Sì ce lo siamo chiesto più volte e ne abbiamo parlato in questi mesi con i nostri che dovrebbero rappresentare un campo progressista.

Sono tesserati con il PD i tre consiglieri?

No, da quello che so nell’ultimo tesseramento non hanno rinnovato la tessera. Le tessere sono online a Marsala perché non abbiamo più una segreteria e comunque perché credo che il tesseramento online va contro alla logica dei pacchetti di tessere, credo che sia un modo più trasparente.

L’indiscrezione da qualche giorno è quella di Lillo Gesone come possibile segretario del PD, che ci dice?

Sì, Lillo Gesone qualche mese fa ha detto che è disponibile a mettersi in gioco. Credo che più che sulle persone su cui abbiamo la massima fiducia, Lillo è stato uno dei miei primi sostenitori ed una persona stimata da tutti, ma quello che importa in questo momento è che ci sia un’idea chiara di partito, libero da correnti e da questi feudi che si creano attorno agli onorevoli, che poi devono influenzare o dirigere le persone di una città come Marsala, che deve avere una sua autonomia. La proposta di Gesone può essere letta come un rinnovamento, un cambiamento, purché ci sia questa idea chiara di partito di opposizione e che ci sia una voce certa.

Lei ci tiene molto a precisare che siete un partito di opposizione. In cosa sta sbagliando il sindaco Massimo Grillo, secondo lei?

Quello su cui sta sbagliando il sindaco Grillo era preventivato. Il direttore di questa testata Tp24, Giacomo Di Girolamo, ha fatto un articolo subito dopo le elezioni, titolato “Il grande fardello”, ed io ho fatto caso a quell’articolo, perché uscivo da quel consiglio comunale e mi ricordo cosa vuol dire mettere insieme persone che non hanno voglia di condividere valori, principi, obiettivi e visione di città, ma hanno solo l’esigenza di esserci in un consiglio comunale e assicurarsi la poltrona per qualche altro anno. Grillo è riuscito a vincere contro Alberto Di Girolamo, ma adesso governare è difficile. Si sono fatte tante promesse in campagna elettorale, non c’era un programma chiaro, si parlava di rifiuti per strada, si evidenziavano le pecche, e adesso amministrando questo sindaco e questa giunta hanno capito quali sono le difficoltà che s’incontrano. Manca una visione di città, manca una squadra competente e qualificata, con tutto il rispetto per questi assessori, ma sono politici che devono garantire un equilibrio in consiglio comunale che ormai comincia a crollare. Noi ce ne freghiamo del fatto che ci sono le elezioni regionali e che il sindaco debba mantenere a tutti costi un equilibrio fino ad ottobre, perché la città piange. Ci sono cantieri lasciati in sospeso, c’è il Social Housing ad Amabilina dove c’è un ponteggio messo da due anni, una realtà bellissima, ma nessuno sta pensando alle classi disagiate e nessuno si lamenta. Noi con il circolo "Nilde Iotti" siamo solo una piccola voce, abbiamo bisogno di creare unità in questa sinistra, e questo si dovrebbe capire dopo il disastro di quasi due anni fa.

Il suo nome è tra quelli dei possibili candidati alle regionali col PD, è così?

Io non ho avuto nessuna proposta dal PD, né da altre liste progressiste. Se dovesse arrivare qualcosa da parte di chi dovrà preparare queste liste, credo sarà una proposta da mettere al vaglio di tutto il partito marsalese, non certo solo al partito online “Nilde Iotti”, quello è nato per dare una voce alla base del partito.