Colpo di scena oggi al Palazzo di giustizia di Trapani. L’ex assessore regionale alla Formazione, Bruno Marziano, non si è presentato come teste in aula senza alcuna giustificazione e il Tribunale ha disposto per lui l’accompagnamento coatto alla prossima udienza.
Marziano doveva essere sentito nel processo scaturito dal blitz Artemisia che vede come imputati principali l'ex deputato regionale Giovanni Lo Sciuto e l'ex presidente dell'Anfe, ente di formazione professionale, Paolo Genco. L'unico teste ad essere ascoltato oggi, la dirigente scolastica, Giacalone che si è costituita parte civile. Prossima udienza il 6 giugno. L'indagine portò alla luce l’esistenza di una sorta di superloggia massonica a Castelvetrano.
O meglio, una “loggia anomala”, così come l’hanno definita i pm di Trapani, che non evidenzia i rituali massonici classici, di cui non esistono documenti, ma che avrebbe funzionato molto bene in termini di operatività.
Il principale imputato è Giovanni Lo Sciuto, ex deputato dell’Assemblea regionale siciliana ed ex membro della Commissione parlamentare antimafia dell’isola, accusato di essere promotore e socio occulto della loggia, avendo “costituito, organizzato e diretto l’associazione e, allo scopo di gestirne l'attività e realizzarne gli scopi, sviluppando una fitta rete di conoscenze nei settori della politica, delle forze dell’ordine, dei professionisti, dell’imprenditoria e della dirigenza pubblica”.