Confessa davanti ai carabinieri e alla Procura: «L'ho uccisa io Elena». Con una serie di coltellate al collo e alla schiena. Poi questa madre di 23 anni ha preso il corpicino, lo ha messo in dei sacchi neri e lo ha seppellito nel terreno vicino casa. È crollata dopo un'intera notte d'interrogatorio Martina Patti.
Ma non ha spiegato il folle gesto né la dinamica esatta dell'omicidio. Appare «assente e distante» dice chi indaga dopo aver ascoltato la donna ammettere di aver assassinato la bambina dopo averla presa ieri all'asilo a Tremestieri Etneo ed avere simulato il suo rapimento da parte di un commando armato.
La giovane madre ammette dunque le sue colpe e dice avere agito da sola, versione confermata dagli inquirenti che parlano di un «orrendo crimine commesso in maniera solitaria» ma che non hanno ancora chiuso le indagini. Ma sul movente fa scena muta. «È rimasta sul vago - spiegano i carabinieri - come se non si fosse resa conto di quello che ha fatto. È come se avesse detto: "l'ho fatto ma non so perché"».