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20/06/2022 06:00:00

 Elena è morta lentamente. Mercoledì i funerali nel Duomo di Catania

 L’autopsia sul corpo della piccola Elena Del Pozzo, la bambina di 4 anni di Mascalucia, uccisa dalla mamma Martina Patti, conferma che i colpi inferti alla piccola sono compatibili con quelli di un coltello da cucina che ancora non si trova e che la morte non è stata immediata.

I colpi sono stati più di undici, ma solo uno è stato quello letale che ha causato la morte, perché ha reciso i vasi arteriosi dell’arteria succlavia. La morte, come detto, non è arrivata subito e il decesso della bimba è avvenuto dopo un’ora dal pasto, consumato a scuola intorno alle 13.

Il responso del medico legale aggiunge ancora più drammaticità a questa storia, la madre infatti l'ha vista soffrire e spegnersi lentamente. Una morte che è arrivata lenta, quella della piccola Elena. Per il gip, la mamma della bambina uccisa è pericolosa, e per questo ha disposto la convalida della custodia sua cautelare in carcere. Dagli elementi in possesso dagli inquirenti al momento si esclude che la donna possa essere stata aiutata da qualcuno a nascondere il cadavere.

L’omicida rispondendo al gip ha confermato di essere stata lei ad uccidere Elena e di aver compiuto l’omicidio da sola. Ma sono però tanti i non ricordo della donna.

Il racconto agghiacciante della mamma di Elena - «Tornata da scuola, Elena ha voluto mangiare un budino, aveva già pranzato a scuola, poi ha guardato i cartoni animati dal mio cellulare. Io intanto stiravo, in serata dovevamo andare da un amico di famiglia per festeggiare l’onomastico insieme ai miei genitori e la bambina era contenta». E’ un racconto quasi normale, non di una donna che ha ucciso la sua bambina. Poi continua con i suoi non ricordo: «Io ed Elena siamo uscite per andare a casa di mia madre, ma poi ho rimosso tutto, ricordo solo che siamo scese per le scale null’altro».  «Non ricordo cosa sia passato nella mia mente quando ho colpito mia figlia». Ed ancora: «Non ricordo cosa è accaduto quando siamo uscite da casa per andare verso il campo».  Così conclude: «Non ricordo se ho portato con me qualche oggetto da casa».

Anche del coltello la Patti dice di non ricordare dove lo ha preso: «Ho l’immagine del coltello, ma non ricordo assolutamente dove l’ho preso. E non ricordo di avere fatto del male alla bambina, ricordo solo di avere pianto tanto». Continua dicendo di non ricordare di aver sotterrato il corpo: «Non ricordo di avere sotterrato la bambina, ma sicuramente sono stata io».

Nuova ispezione nella villetta di Mascalucia, dove Elena viveva con la mamma. I militari hanno cercato il coltello sporco di sangue, ma le ricerche sono stata fatte anche nel terreno dove la piccola Elena è stata trovata.

 

I funerali della piccola Elena si terranno, mercoledì, alle ore 17, nel duomo di Catania e saranno celebrati dall’arcivescovo Luigi Renna. La morte della piccola ha scossa un’intera comunità e toccato la sensibilità di tutti. Sono tante le persone che si sono riunite per pregare per Elena. A Mascalucia sono stati sospesi i festeggiamenti del Santo Patrono, San Vito.