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24/06/2022 07:26:00

Le indagini su Denise, i sospetti e i veleni. Continua il processo a Maria Angioni 

Ha ribadito la sua linea, ieri, in Tribunale, a Marsala, il giudice Maria Angioni, processata per false informazioni al pm nell’ambito delle nuove indagini aperte dalla Procura sul caso della sfortunata bambina mazarese nella primavera dello scorso anno.

“Per ben due volte, a febbraio e giugno 2005 – ha detto l’ex pm che indagò sulla scomparsa di Denise Pipitone - ho revocato le intercettazioni alla polizia. Non c'è stata alcuna chiusura estrema e immediata, ma progressivamente ho dato sempre più attività ai carabinieri rispetto alla polizia”.

Il processo si tiene davanti al giudice monocratica Giusi Montericcio.

La Angioni ha parlato anche un’intercettazione del gennaio 2005 in cui il legale dei familiari della bambina avrebbe riferito alla madre, Piera Maggio, che “da oggi cambia tutto, dai le informazioni alla Angioni e non alla polizia”. Tema centrale del processo, infatti, come ha evidenziato il pm Piscitello nell’udienza del 26 maggio, è la presunta “inaffidabilità o infedeltà, all’epoca, del commissariato di Mazara”, come ha paventato la Angioni, uno dei pm che coordinò le indagini sul sequestro Denise, che alla scorsa udienza ha dichiarato che da maggio 2005 non diede più deleghe di rilievo alla polizia di Mazara, ma soltanto adempimenti meno importanti. Un mese fa, invece, il pm Piscitello ha prodotto “atti da cui si evince – ha detto – la perduranza delle indagini di polizia del commissariato di Mazara anche dopo maggio 2005. Sono 49 documenti del 2005 e non si tratta di deleghe poco importanti”. Poi, il pm ha assestato un altro colpo a sorpresa: “Quando Gioacchino Genchi, consulente della Procura di Marsala, nel processo di primo grado a Jessica Pulizzi e a Gaspare Ghaleb, dichiarò che ad un certo punto Stefania Letterato smise di parlare al telefono con Anna Corona fece falsa testimonianza. Ciò, infatti, è smentito dalla lettura dei brogliacci delle intercettazioni”.