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24/06/2022 07:57:00

Rifiuti. Riprende col contagocce la raccolta, ma l'emergenza non è finita

 Si muove qualcosa, ma non è per niente rientrata l'emergenza rifiuti in provincia di Trapani legata allo stop del conferimento dell'indifferenziato.

Ieri la Regione, con un decreto firmato dal dirigente generale dell’Assessorato dell’energia e dei servizi di pubblica utilità, Dipartimento dell’acqua e dei rifiuti, Calogero Foti, ha disposto la riapertura del TMB di Trapani Servizi. Il decreto autorizza l’abbancamento dei rifiuti nell’impianto e l’utilizzo e l’ampliamento della vasca F per smaltire l’indifferenziato.


In sostanza i Comuni potranno conferire da oggi un autocompattatore l’uno e questo non permetterà di smaltire con facilità il pregresso. Sembrerebbe dunque una soluzione tampone se non si affrontano definitivamente i problemi delle discariche sature o inagibili.


 Un camion di rifiuti a comune. Ma in questi giorni sono parecchi i rifiuti che si sono accumulati e che sono stati anche sversati in giro per le città.
A Marsala sono raccapriccianti le immagini che arrivano dal quartiere Amabilina, ad esempio, invasa dai rifiuti di ogni tipo. Ma il Comune ha deciso di far conferire solo le attività commerciali, al momento.

 

 

 

 


«Sono a lavoro con il direttore del dipartimento Acqua e Rifiuti, Calogero Foti, per scongiurare che i rifiuti possano rimanere per strada nel rispetto dei cittadini e per il bene del territorio di Trapani e del Palermitano. Proprio questa mattina ho sentito telefonicamente il sindaco, Giacomo Tranchida, che, con senso civico e rispetto delle istituzioni, ha dato la sua disponibilità a trattare i rifiuti presso l'impianto di Trapani Servizi anche per i comuni "fuori d’ambito"». Lo dice l'assessore regionale all'Energia e servizi di pubblica utilità in seguito sulla chiusura dell’impianto di Oikos, a seguito di una sentenza del Tar di Catania, che ha causato l’ennesima emergenza nel territorio siciliano ed esattamente sul versante trapanese. 

«Vorrei rassicurare e ringraziare tutti i sindaci che in queste ore, in uno spirito di massima collaborazione, hanno cercato ognuno con le proprie forze di sopperire all’ennesima emergenza che da più di 20 anni attanaglia la Sicilia tutta – continua la rappresentante del governo Musumeci  - Ciò che sta accadendo in questi giorni, quanto dall’attività delle Commissioni Antimafia, sono purtroppo notizie a cui i cittadini e le istituzioni sono tristemente abituati dalla decennale fragilità d’equilibrio su cui si basa la gestione dei rifiuti nella nostra Regione. Nessuno quindi può e deve sentirsi escluso da responsabilità politiche e morali rispetto ad un "sistema degenerato" che con le sue sistemiche emergenze rendono l’ordinarietà una parola oramai "fuori moda" in questo settore».

«Il risultato, purtroppo, è quello di non essere più credibili, come cittadini, classe dirigente, politica ed imprenditoriale, rispetto alle sfide della transizione energetica, dell’hydrogen valley, agli stanziamenti economici e all’innovazione che questi richiedono se ancora - dopo tre decenni - abbiamo il problema del "sacchetto dell’umido"», conclude la Baglieri.

 


Marsala
A Marsala si va per gradi. L'amministrazione comunale ieri ha autorizzato la raccolta dell'indifferenziato, nelle zone interessate come da calendario, solo ed esclusivamente per le attività commerciali, quindi non per le utenze domestiche. Gli operatori di “Formula Ambiente” continuano a mantenere la raccolta dell'indifferenziato nelle spiagge e altrettanto si assicura nell'area cimiteriale.
“In attesa che da oggi possa ufficialmente essere rimosso il divieto di conferimento dell'rsu, l'Amministrazione comunale confida ancora una volta nella collaborazione delle famiglie affinchè intensifichino l'attenta e corretta differenziazione dei rifiuti, riducendo così al minimo il residuo secco” si legge nella nota del Comune.


Paceco
Questa mattina (venerdì 24 giugno) saranno ritirati nel territorio di Paceco, a cura della ditta Agesp, i pannolini che non è stato possibile ritirare negli ultimi giorni, a causa della nota chiusura della discarica che ha costretto gran parte dei comuni siciliani a sospendere la raccolta del rifiuto indifferenziato.
Lo comunica l’assessore comunale all’Ecologia ed Ambiente, Giuseppe Ortisi, esprimendo dispiacere a nome dell’Amministrazione per la temporanea sospensione del servizio: “Ci scusiamo con la cittadinanza per il disagio arrecato che non è comunque dipeso da responsabilità o inerzia dell’Amministrazione comunale. Sabato 25 giugno, come da calendario, saranno ritirati i rifiuti del secco indifferenziato”.

 


La protesta dei sindaci a Palermo
A segno la protesta di ieri pomeriggio dei sindaci sotto le finestre della presidenza della Regione ed emergenza rifiuti in parecchi comuni del Palermitano per il momento scongiurata. La società che gestisce la discarica di Trapani che aveva chiuso i cancelli ai compattatori provenienti dalla provincia di Palermo ha comunicato che consentirà nuovamente ai Comuni del Palermitano di conferire i rifiuti nel proprio impianto.
É la notizia che attendevano la sindaca di Termini, Maria Terranova, quella di Altofonte, Angela De Luca, e il primo cittadino di Bagheria, Filippo Tripoli, che ieri hanno protestato a piazza Indipendenza a Palermo per spingere la Regione ad adottare provvedimenti che scongiurassero l'emergenza rifiuti alle porte.
Assieme a loro era presente alla protesta il deputato regionale M5S Giampiero Trizzino, esperto di politiche ambientali e componente della commissione Ambiente dell'Ars.


“Siamo soddisfatti – dice Terranova – di questa notizia e chiediamo che si possa conferire non solo con regolarità ma che ci si consenta anche di smaltire l'arretrato accumulato finora. É ovvio, comunque, che si tratta di una soluzione tampone. Le colpe della Regione restano: è mancata la programmazione e ora pagano i cittadini. Musumeci faccia qualcosa di concreto, non pensi solo alla poltrona”.
A prospettare l'ennesima emergenza rifiuti è stata l'indisponibilità di diverse discariche in Sicilia, ultima in ordine di tempo l'Oikos di Catania. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la chiusura chiusura dei cancelli di Trapani.
“Col caldo – continua Terranova – si rischiava un'emergenza sanitaria. E Musumeci che fa? Mentre i Comuni sono al collasso e non sanno cosa fare convoca una conferenza stampa per dirci che il centrodestra non lo vuole come candidato alle prossime regionali. Ancora una volta il governo regionale, unico responsabile di questo scempio ambientale, fallisce, dando prova di mancanza di programmazione e di assenza totale di una politica ambientale, continuando a mortificare i nostri territori e i cittadini. Ci chiedono di differenziare sempre di più, facciamo sforzi enormi per controllare e arginare il fenomeno degli abbandoni e, alla fine, assistiamo, inermi, alla distruzione di tutto il duro lavoro fatto, mentre dalla Regione diffidano le Srr delle zone più in ginocchio della Regione affinché vengano individuate idonee soluzioni per il trasporto fuori Regione (con costi a carico dei cittadini) del rifiuto indifferenziato, avvertendo che si procederà alla proposta di commissariamento in caso di ulteriore inerzia. Non intendiamo prestarci a tutto questo. Non possiamo caricare i costi del trasferimento dei rifiuti fuori dalla Sicilia sui cittadini”.
“Non possiamo che apprezzare – commenta Trizzino - l'interessamento dell'assessore regionale Daniela Baglieri che in questi giorni si è spesa affinché la discarica di Trapani potesse aprire i cancelli, ma non si può tacere su ciò che Musumeci avrebbe potuto fare nei suoi cinque anni di legislatura. Si poteva e si doveva programmare tutto per tempo. Si dovevano pianificare nuovi impianti, l'ammodernamento di quelli esistenti, una rete al servizio dei Comuni, ed invece ci siamo ridotti all'ultimo minuto. L'estate è appena iniziata, la Sicilia si riempie di turisti e proprio adesso che avremmo bisogno di maggiore disponibilità di impianti, ne abbiamo talmente pochi da essere costretti a spedire fuori dalla regione i rifiuti. Proprio per evitare che i costi di quest'operazione ricadano sui cittadini con l'ennesimo aumento della Tari, predisporremo un emendamento alla prossima variazione di bilancio che presto faremo all'Ars per istituire un fondo ah hoc per sostenere le spese dei Comuni ed evitare che ancora una volta si mettano le mani in tasca agli incolpevoli siciliani”.