E’ stata invocata la condanna per due uomini, uno di Salemi e l’altro di Castelvetrano, accusati di stalking e diffamazione in danno di una insegnante salemitana di 55 anni (Teresa Angelo). La condanna è stata invocata dal pm Albertini. Il processo si svolge davanti il giudice monocratico del Tribunale di Marsala. Un anno di reclusione è stato invocato Giuseppe Giammalvo, di 70 anni, di Salemi, imprenditore del settore calcestruzzi, e un anno e mezzo per Maurizio Crocchiolo, di 56, di Castelvetrano, dipendente dell'ufficio igiene dell’Asp. Giammalvo sarebbe stato il compagno della donna dal 2010 fino al marzo 2017. Crocchiolo avrebbe tentato di frequentarla subito dopo. Entrambi, secondo l’accusa, avrebbero tormentato la donna con “reiteranti condotte petulanti e molestie, quali inseguimenti a bordo delle rispettive autovetture, parole ingiuriose proferite nei suoi confronti, moleste telefonate anonime con offese, danneggiamento dell’auto e scritte sui muri”. L’insegnante ha raccontato che Giammalvo l’avrebbe perseguitata persino dal cielo, con un aereo “ultraleggero 9246” ne avrebbe seguito i movimenti, facendo anche voli a bassa quota sull’abitazione della donna. E questo perché non si sarebbe rassegnato all’interruzione del rapporto sentimentale. Tutto ciò mentre Crocchiolo, che a quanto pare avrebbe voluto intrecciare con lei una relazione, le scriveva, sempre secondo l’accusa, frasi offensive sui muri. Queste ultime, oltre che alla donna, rivolte anche agli uomini che questa frequentava. Particolarmente offensive alcune scritte contro la donna sui muri di Salemi e Castelvetrano. Ciò dal gennaio 2018 in poi. Il solo Giammalvo, inoltre, deve rispondere di tentata violenza privata in danno di un amico della donna (V.T., di 58 anni). Il 4 gennaio 2018, avrebbe tentato di bloccare l’auto sulla quale viaggiava la coppia, insultando e minacciando di morte lui. Crocchiolo, che è sposato e padre di figlie, è accusato anche di stalking anche in danno di V.T, che è nato nel Regno Unito ma è residente a Burgio (Ag). Il 13 marzo 2018, mentre viaggiava con il suo furgone insieme a un soggetto non identificato, avrebbe affiancato V.T., al quale lo sconosciuto mostrava di essere in possesso di una pistola. A difendere i due presunti stalker sono rispettivamente gli avvocati Caterina Bivona e Giovanni Messina, mentre legali delle “parti offese” sono Giuseppe Ferro di Gibellina, Margherita Gaudino e Vito Cimiotta. E il prossimo 3 ottobre saranno proprio i legali di parte civili ad avanzare le loro richieste.