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15/07/2022 09:15:00

Bancarotta fraudolenta del "Baglio Ciccio". Chieste due condanne

  La condanna a tre anni e mezzo di carcere ciascuno è stata invocata, in Tribunale, a Marsala, dal pubblico ministero nel processo a due castelvetranesi accusati di bancarotta fraudolenta: Astrid e Massimo Gambino, rispettivamente di 54 e 68 anni.

A difendere i due imputati sono gli avvocati Cettina Coppola e Stefano Pellegrino, che ovviamente, dopo la requisitoria del pm, hanno chiesto l’assoluzione. La sentenza potrebbe essere emessa a fine settembre. Astrid Gambino (nata in Austria), nella sua qualità di rappresentante legale pro-tempore, tra il 2013 e il 2016, e Massimo Gambino, quale rappresentante pro-tempore, nonché liquidatore in carica dall’ottobre 2016 all’aprile 2019, della società “Baglio Ciccio”, secondo l’accusa ne avrebbero causato il fallimento (dichiarato dal Tribunale di Marsala il 16 aprile 2019) “per effetto di operazioni dolose consistite nell’omesso pagamento di contributi previdenziali e imposte” per oltre 42 mila euro (con quasi 14 mila euro per interessi e sanzioni), aumentando così l’esposizione debitoria.

I Gambino avrebbero, inoltre, sottratto la documentazione contabile e fiscale della fallita società. L’indagine è stata svolta dalla Guardia di finanza della Compagnia di Marsala.