Non c'è pace per il Luglio musicale trapanese. Dopo le dimissioni a raffica e il ripristino lampo della governance per salvare il salvabile, ossia la stagione lirica, ecco una nuova tegola. Giovanni De Santis, già direttore artistico dell'Ente, ha avanzato, per i servizi resi all'Ente, la richiesta di 300 mila euro.La “bomba” è esplosa nel corso di una seduta straordinaria del Consiglio comunale, sollecitata dalla maggioranza per discutere sui problemi amministrativi del “Luglio”.
Il sindaco Giacomo Tranchida ha definito le richieste di De Santis “pretese”. “Ritiene – ha poi sottolineato - di essere creditore del Luglio per circa 300 mila euro relative alle sue attività, da consigliere delegato, direttore artistico e soprintendente. Non mi pronuncio in merito ma mi stupisco”.
Sempre il sindaco ha tenuto a ribadire che la sua Amministrazione ha “salvato il Luglio” ed ha messo a disposizione dell’aula il bilancio consuntivo 2020-2021 dove si evince “un avanzo di circa 24.000 euro ed un accantonamento di circa 120.000 euro”. Questa mattina nel corso di una nuova seduta del Consiglio, De Santis ha spiegato le sue ragioni.
“Avrei preferito – ha detto - continuare a mantenermi lontano dalle polemiche che tormentano il povero Luglio Musicale ma, essendo stato chiamato in causa come se mi fossi svegliato un giorno tentando di estorcergli 300.000 euro dopo averlo ridotto in bancarotta, non ho potuto esimermi dal restituire alla cittadinanza la verità che da tempo è manipolata attraverso un sapiente chiacchiericcio sotterraneo”.
“In consiglio comunale – continua - ho dimostrato con dati incontrovertibili ciò che la città sa e cioè che sotto la mia gestione il Luglio non solo si è salvato dalla liquidazione ma è stato rilanciato ottenendo risultati mai conseguiti nella sua storia. Quanto ai compensi per le mie prestazioni professionali, dei quali ho chiesto in via bonaria la corresponsione, non si riferiscono, come qualcuno ha voluto far credere, alla direzione artistica che peraltro ho svolto anche a titolo gratuito nel biennio 2014-2015, e nemmeno alla sovrintendenza bensì ad un’attività amministrativa non contemplata dal contratto di direzione artistica e a progetti speciali che ho redatto e seguito nel quinquennio 2015-2019, grazie ai quali il Luglio – conclude - ha ottenuto contributi aggiuntivi per un ammontare di quasi 6 milioni di euro, primo fra tutti quello di 2 mln di euro per il restauro di Palazzo Lucatelli”.