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23/07/2022 06:00:00

“La ferrovia Trapani-Palermo via Milo. Un'opera attesa da anni, così siamo riusciti a finanziarla"

 E’ una vera odissea per i trapanesi raggiungere Palermo in treno. Da anni, infatti, il tratto ferroviario Trapani-Palermo via Milo è fuori uso. Qualche mese fa sono stati finalmente appaltati i lavori per il ripristino della linea ferroviaria. “Un fatto storico”, lo definisce Stefano Pellegrino, deputato regionale di Forza Italia, presidente della Commissione Affari Istituzionali all’Ars, che ha lavorato per il finanziamento dell'opera.


Il tratto di linea oggetto dell’appalto è lungo 47 km e attraversa i territori dei Comuni di Trapani, Paceco, Erice, Buseto Palizzolo, Castellammare del Golfo e Calatafimi/Segesta.


Oltre agli interventi di potenziamento della linea, è prevista anche la riqualificazione della fermata di Segesta Tempio (in prossimità dell’omonima Area Archeologica) e della stazione di Calatafimi, che saranno adeguate ai vigenti standard europei, garantendo un elevato comfort ai viaggiatori e l’accessibilità alle persone con disabilità e a ridotta mobilità, grazie alla realizzazione dei percorsi per non vedenti e alla collocazione di ascensori.

 

 

  

Lavori per circa 100 milioni di euro. “Siamo riusciti a trovare la soluzione finanziaria per poter appaltare i lavori. E’ un’opera fondamentale per le nostre attività, per l’economia, e soprattutto per i cittadini, che risparmieranno così molto tempo di viaggio”, dice il deputato regionale marsalese. E in effetti da Trapani a Palermo, in treno, oggi ci vogliono più di 4 ore. “Siamo riusciti finanziare l’opera, così ci sarà la possibilità per tutti di utilizzare i mezzi pubblici con sicurezza e anche per ridurre l’inquinamento ambientale. Sarà, così, garantito ai siciliani, e in particolare, ai residenti nei territori occidentali dell'Isola, un servizio più efficiente, che sostituirà gli imbarazzanti percorsi e i difficoltosi collegamenti su rotaia tra i due capoluoghi”, aggiunge Stefano Pellegrino, che ha lavorato assiduamente affinchè si riuscisse a finanziare l’opera.

(Spazio autogestito)