Una rete di spaccio, con la droga consegnata a domicilio durante il lockdown. 22 persone sotto processo nell'ambito dell'operazione Delivery, scattata due anni fa a Castellammare del Golfo.
I reati contestati sono quelli di associazione a delinquere finalizzata alla detenzione e spaccio di stupefacenti. I carabinieri di Castellammare del Golfo avevano iniziato ad indagare dopo le denunce di una donna sulle cattive frequentazioni del marito in pieno lockdown, indicando anche i nomi degli spacciatori. Secondo quanto emerso dalle indagini la droga, da cocaina a marijuana, venivano comprate a Partinico e allo Zen di Palermo e poi vendute, a domicilio, a Castellammare e dintorni, nonostante le restrizioni per il Covid nel primo lockdown.
Hanno scelto il processo con rito abbreviato Emanuela Di Bartolo, 42 anni, e il figlio 22enne Davide Calabrò, Ivan Ferro, Salvatore Ferrara, Antonino Furco, Antonino Maragliotti, Gabriele Piazza, Domenico Bellomonte, con udienza fissata il 28 settembre.
Rito ordinario per Florin Cicu, Lorenzo Poma, Sebastiano Ferrarello, Dario La Puma, Sebastiano Domingo, Pietro D'Aguanno, Antonia Latona, Marco Sciabica. Massimo Catanzaro, invece, ha patteggiato la pena di 2 anni e 11 mesi. Giuseppe Di Bona e Angelo Adragna, invece sono stati sottoposti alla messa in prova ai servizi sociali.