Proseguono in maniera serrata le indagini della Procura di Marsala sull’incendio doloso che nella notte tra il 10 e l’11 agosto ha visto distrutte, all’imbarcadero storico per Mothia, le tre barche della Egadi Charter dell’ex consigliere comunale Davide Parrinello.
Sono, infatti, al vaglio della polizia scientifica di Palermo i reperti trovati sui luoghi (una scarpa, probabilmente dell’attentatore, ed altri brandelli).
I reperti verranno comparati con i Dna di soggetti pregiudicati al fine di individuare con certezza l'esecutore materiale dell’attentato incendiario. Successivamente, si dovrà capire se l’esecutore materiale inquadrato da una telecamera è l'unico responsabile o soltanto l’esecutore di un disegno criminale di altri. A coordinare l’indagine della polizia è il pubblico ministero Giuseppe Lisella. Intanto, la Egadi Charter ha nominato quale proprio legale di fiducia l'avvocato Vito Cimiotta. Il valore delle tre imbarcazioni distrutte si aggirerebbe sui 200 mila euro. Le tre imbarcazioni, iscritte all'ufficio circondariale marittimo di Marsala, sono state “Acqua Bus”, “Megazapitur” e “Withaker”.
Intanto una prima imbarcazione a tempo record, è stata rimessa a nuovo, in un solo mese, grazie al maestro d'ascia Nino Parrinello, artigiano unico nel suo genere.
"Per noi è una ripartenza" commenta Davide Parrinello. "Siamo riusciti a dare un forte segnale a chi ha compiuto quel miserabile gesto. Noi, la famiglia Parrinello, continueremo pian piano a ripristinare la flotta danneggiata e saremo più forti di prima".