Possiamo dire che il Sindaco Grillo ha fatto ... una mandrakata. A Marsala le strutture sportive sono fatiscenti: la piscina comunale è chiusa e non si sa quando riaprirà, lo stadio cade a pezzi, nelle periferie le altre strutture sportive sono quasi dei ruderi, il centro polivalente di Villa Damiani è uno scandalo a cielo aperto. Potremmo continuare. Eppure il Sindaco di Marsala, Massimo Grillo, utilizza i fondi del Pnrr per un'altra struttura sportiva ancora. In un momento in cui chiudono gli ippodromi di tutta Italia (basta guardare a quello che succede nel vicino impianto della Favorita, a Palermo, dove le corse non si tengono per mancanza di fondi ...) Marsala va in senso opposto, e finanzia, con i soldi pubblici, un ippodromo, quello di Contrada Scacciaiazzo.
Sono ben due milioni e cinquecentomila euro. Fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza per il Comune di Marsala. Con questi soldi l'amministrazione, dice, autocelebrandosi, che "potrà recuperare e realizzare impiantistica sportiva nella zona di contrada Scacciaiazzo".
Sono risorse assegnate dalla Missione 5 del Pnrr finalizzate al recupero delle aree urbane puntando sugli impianti sportivi, al fine di favorire l'inclusione e l'integrazione sociale soprattutto nelle zone più degradate.
Ma la domanda è: c'era proprio bisogno di una nuova struttura per una città che non riesce a gestire quelle esistenti? Chi si occuperà dell'impianto? Qual è la sostenibilità economica del progetto? Perchè il Sindaco Grillo ha tutta questa "febbre da cavallo"?
Nel video in cui si autocelebra, il Sindaco Grillo dice che tutto è nato perché un "gruppo di cittadini gli ha segnalato che in quella zona una volta c'era un impianto ippico". E lui ha dovuto "approfondire" per capirlo. Da lì l'idea di presentare un bando per la valorizzazione della pista ippica "e ravvivare l'area in modalità inclusiva".
Al di là dell'ironia, e delle polemiche, c'è un problema di fondo più grande. La sensazione è che si partecipi ai bandi del Pnrr non perché ci sia un'idea di città, una visione, un programma, ma perché ci sono i soldi e i bandi. e i progetti pronti. E allora tanto vale partecipare. Ma oltre ad essere uno spreco di risorse pubbliche, questa strategia mette a rischio il futuro della città, paradossalmente, anzichè aiutarlo. Marsala già oggi paga il prezzo di opere pubbliche piccole e grandi realizzate per motivi di propaganda che per motivi di necessità, dall'infinita illuminazione stradale, fino all'ex Macello, l'ex Mercato Ittico, e il recentissimo "Padiglione per le malattie infettive".
"Abbiamo puntato sulla contrada del versante est del territorio, con l'obiettivo di riqualificare l'esistente circuito ippico e implementare le strutture sportive con la realizzazione di una nuova opera" spiega il Sindaco. Ma proprio l'ippica, in questo momento, è il più disastrato degli sport. Chi gestirà l'impianto? Come? E poi perché tutte queste risorse per l'ippica, mentre il Comune di Marsala è stato l'unico a non presentare proposte per le misure previste per gli asili nido? E perché non si portano avanti i progetti già finanziati, come la continuazione della pista ciclabile (certo, le biciclette non sono cavalli ....).
In contrada Scacciaiazzo, in particolare, 800 mila euro sono destinati a ristrutturazione, ammodernamento e adeguamento della pista ippica; mentre 1 milione e 700 mila euro sono impegnati nella realizzazione di un centro sportivo polivalente indoor. Che presto sarà abbandonato (qualora venisse mai realizzato ...).