In Sicilia al 30 settembre sono state presentate 21.272 asseverazioni per l’accesso all’ecobonus 110% con un totale di investimenti ammessi a detrazione di 3.555. 297.562 euro e investimenti per lavori conclusi pari a 2.338.136.960 euro.
La percentuale di lavori realizzati è del 65%. Le asseverazioni condominiali sono state 2456, per gli edifici unifamiliari 15092, quelle per edifici indipendenti 3724. Lo dice il report dell’Enea. L’investimento medio dei condomini è stato di 591.595 euro quello degli edifici unifamiliari di 114.706, quello delle unità immobiliari indipendenti di 99.673 euro.
Intanto la circolare 33/E del 6 ottobre 2022 dell’Agenzia delle Entrate sblocca definitivamente, come previsto dal decreto “Aiuti bis”, la libera acquisizione dei crediti fiscali, che possono finalmente tornare a circolare.
Con riferimento alla disciplina della responsabilità in solido del fornitore, che pratica lo sconto in fattura, o del soggetto che compra il credito (cessionario), la circolare chiarisce infatti le modalità di cessione del 110%, fatte salve ovviamente l’ipotesi di dolo o colpa grave, in cui cioè ci sia l’espressa volontà dei soggetti coinvolti (cessionario e cedente) di commettere violazioni della normativa tributaria o una loro imperizia indiscutibile.
Per esempio il dolo ricorre quando il cessionario è consapevole dell’inesistenza del credito. La colpa grave, invece, si manifesta quando il cessionario (acquirente del credito, compreso il correntista che compra dalla banca) acquisisce il credito in questione in assenza della documentazione a supporto.
In ogni caso, la verifica da parte del cessionario è limitata all’acquisizione della documentazione relativa all’intervento (fatture, bonifici, etc.) ed all’effettiva esecuzione dei lavori dimostrata dall’asseverazione di un tecnico abilitato. In sostanza il correntista, che acquista il credito dalla banca, non è tenuto ad effettuare nuovi controlli sulla sua esistenza, a condizione che la banca gli fornisca i documenti necessari.