Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
18/10/2022 14:55:00

PNRR Sicilia, dubbi sulla regolarità del concorso per 12 esperti 

Non c'è solo il ritardo della Regione Siciliana nell'ottenere i 191 miliardi del PNRR. Ci sono anche molti dubbi e sospetti sul concorso per 12 professionisti geologi ed esperti in gare d’appalto, organizzato dalla Regione e finisce nell’obiettivo trasmissione tv Le Iene, nel servizio di Filippo Roma e Marco Occhipinti.  

Francesco Cannavò, uno dei candidati che hanno partecipato al concorso, nonostante l’ottimo esame, almeno a suo dire, non è stato assunto ed ha così fatto ricorso al Tar, riuscendo a ottenere i video dei colloqui di selezione.

Secondo quando riportato dalle Iene (qui il servizio) vi sarebbero alcuni punti oscuri nell’iter di selezione dei 12 esperti, come si evincerebbe dai video. Vi sarebbero candidati che incappano in scivoloni rilevanti senza che questi intacchino l’esame e il suo esito fino all’assunzione.

C’è, secondo la ricostruzione della trasmissione attraverso i video, un candidato che ammette di non “essere ferrato in materia di appalti”. Quel candidato “Oggi però fa il consulente nel settore degli appalti”, commenta Cannavò.

"A cosa serve fare sacrifici e studiare se poi al concorso passa chi non sa rispondere a domande basilari?”, si chiede Cannavò, escluso dal concorso. All domanda posta a Fulvio Bellomo, dirigente regionale di prima fascia a presidente di Commissione “La funzione pubblica ha tutti i verbali – dice il presidente della commissione – Andate alla procura della Repubblica”, questa la sua risposta.