Prezzi bloccati e una richiesta di donazione per combattere l'aumento dei costi causato dal caro energia e dall'aumento delle materie prime. E' quello che fa il Bar Acquanuova di Calatafimi Segesta, specializzato nella commercializzazione di eccellenze enogastronomiche del territorio.
Il bar affronta il disagio economico scaturito dall'assurdo aumento dei costi di gestione e delle materie prime di qualsiasi genere, chiedendo e non costringendo i clienti a pagare prezzi maggiorati. Nello specifico i gestori della storica attività collocata nel centro della città Segestana hanno posto un avviso su un salvadanaio, mettendo in evidenza l'esorbitante aumento dei costi delle utenze, e chiedendo per chi volesse di contribuire con un'offerta volontaria.
"La scelta convinta di bloccare i prezzi scaturisce da un ragionamento che ha messo le esigenze dei clienti in primo piano - scrivono i titolari del bar -, applicando delle azioni che mirano a salvaguardare il potere di acquisto degli stessi; nello stesso tempo il ragionamento di adeguare il food cost alle nuove dinamiche del mercato è stato valutato come un'ulteriore perdita di introiti".
I gestori sottolineano che questa strategia se applicata nel breve e medio periodo potrà divenire un'opportunità per acquisire ulteriori fette di mercato.
L'azione punta a protestare civilmente contro le società, gli enti, i politici e gli organi di controllo che a giudizio dei responsabili non stanno capendo, o non sono interessati al forte disagio economico che stanno vivendo soprattutto le piccole aziende, nella convinzione che è il giusto modo per protestare contro la speculazione economica che stanno subendo in maniera indiscriminata tutti i cittadini.