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21/10/2022 09:00:00

Scoperto un distributore di benzina "truccata" a Castellammare del Golfo

Il caro carburante fa già infuriare gli automobilisti, se poi c'è qualche distributore che "trucca" la benzina la rabbia aumenta. 

A Castellammare del Golfo la Guardia di Finanza ha scoperto un distributore che vendeva carburante alterato e non comunicava i prezzi corretti al Ministero dello Sviluppo economico. Il distributore è stato sequestrato, così come gli oltre 3 mila litri di carburante, e il titolare è stato denunciato per frode. 

Già nei mesi scorsi la Finanza ha fatto dei controlli a tappeto sui prezzi dei carburanti, quando erano arrivati a costare oltre 2 euro al litro, riscontrando che un distributore su due non era in regola.

Negli ultimi mesi sono state diverse le segnalazioni arrivate anche alla nostra redazione di anomalie nei carburanti venduti dai distributori in giro per la provincia. Il carburante, sostanzialmente, viene diluito eccessivamente per avere più prodotto, scadente, in vendita e guadagnarci di più. E' accaduto infatti di automobilisti che hanno segnalato alla nostra redazione (e vista l'operazione della Finanza anche alle autorità) che dopo aver fatto rifornimento hanno subito danni ai propri mezzi per il carburante avariato. 

Questa la nota della Guardia di Finanza.

In attuazione di mirati interventi localmente disposti dal Comando Provinciale, per individuare possibili frodi nel settore delle accise commesse da parte di operatori economici operanti nel comparto della distribuzione stradale di carburante, la Compagnia di Alcamo ha effettuato, nei confronti di diversi impianti stradali, una serie di accertamenti finalizzati alla verifica della qualità merceologica dei carburanti immessi in consumo e del rispetto degli obblighi in tema di corretta e trasparente informazione all’utenza dei prezzi indicati al pubblico.

Nel corso dei citati controlli, i finanzieri hanno prelevato campioni di prodotto petrolifero commercializzato, al fine di verificare la conformità rispetto alle caratteristiche previste dalla normativa di settore.

Tali analisi hanno fatto emergere la mancanza dei requisiti minimi previsti, in riferimento al punto di infiammabilità del prodotto petrolifero commercializzato, da parte di un distributore di Castellammare del Golfo, carenza che rendeva non conforme, per le finalità di autotrazione, il prodotto in parola.

Il titolare è stato deferito alla locale Procura per il reato di frode in commercio e, al fine di impedire l’ulteriore vendita del prodotto, si è proceduto al sequestro della cisterna interrata, della capacità di 10 mc, nonché del carburante in essa contenuto, pari a 3.167 litri.

All’esercente è stata, inoltre, contestata l’omessa comunicazione al Ministero dello Sviluppo Economico dei prezzi praticati per ogni tipologia di carburante commercializzato, obbligo che si prefigge lo scopo di migliorare l’informazione al consumatore, favorendo un più agevole confronto fra i prezzi praticati dai diversi impianti, e contribuire al contenimento dei prezzi.

L’attività di servizio posta in essere testimonia il costante impegno del Corpo nella repressione di comportamenti illeciti e speculativi, a tutela della concorrenza, degli operatori onesti e dei consumatori.