Le attivano un contratto di fornitura energetica a sua insaputa e le arriva una bolletta di 1200 euro. La crisi energetica continua ma anche la battaglia ai raggiri e alle pratiche commerciali scorrette.
L’associazione dei consumatori Codici stavolta ha tutelato una cittadina di Trapani che a maggio si è vista recapitare una bolletta di chiusura contratto dal suo fornitore, rimanendo incredula in quanto non aveva effettuato nessuna operazione.
La donna si è rivolta a Codici, in particolare allo sportello SOS Energia di Trapani per far luce della vicenda. “Dopo aver esaminato il caso della signora – spiega Giovanni Riccobono, esperto in campo energetico dell’associazione Codici – siamo intervenuti per far annullare il contratto non richiesto e il conseguente pagamento per la fornitura energetica che ammontava a 1200 euro”.
“Inoltre un altro importante risultato è stato quello di ripristinare il precedente contratto alle stesse condizioni. Infatti – spiega Riccobono - in materia di contratti non richiesti esistono specifiche norme che prevedono il disconoscimento del contratto e la richiesta di riattivazione del precedente fornitore che, in questo periodo di crisi energetica e caro bollette, può fare veramente la differenza”.
I numeri parlano chiaro: la signora si è vista riattivare un’offerta commerciale che prevedeva un costo a chilowattora pari a 12 centesimi, valori introvabili in questo momento di incertezza dei mercati dove i prezzi all’ingrosso nei mesi di Luglio-Agosto e Settembre hanno toccato la media di di 47 centesimi al chilowattora.
“Ancora una volta Codici interviene a sostegno dei cittadini – conclude il segretario regionale Manfredi Zammataro – e riesce ad evitare pratiche commerciali scorrette. Il caro energia è un tema nodale e, come già richiesto dalla nostra associazione, occorre che il nuovo governo nazionale prenda subito in mano il dossier con interventi concreti a favore di famiglie e imprese. Inoltre auspico misure di contrasto severe in merito ai comportamenti scorretti posti in essere dalle compagnie energetiche su costi occulti, contratti non richiesti, mancanza di trasparenza”.