Tanti capi di abbigliamento, lasciati lì, in balìa delle intemperie, davanti il portone della Chiesa di San Giovanni Battista a Trapani, nel popolare quartiere Cappuccinelli. Ritrovati dagli operatori parrocchiali spesso fuori dai loro sacchetti, sparsi sul marciapiede, per strada. Una carità che non è più carità, perché non può arrivare in nessun modo ai destinatari.
Infatti, molto spesso, questi indumenti vengono lasciati davanti al portone o nei pressi del perimetro parrocchiale, senza neppure bussare per consegnarli e nella speranza che qualcuno li raccolga.
Abbiamo raccolto lo sfogo del parroco della parrocchia, Don Nicolò Stellino, che mostra tutto il suo disappunto e avvilimento per questo fenomeno sempre più frequente: <<La chiesa è una raccolta di immondizie? Un immondezzaio?>> e ancora <<È un disonore alla Chiesa, un’ offesa!>>.
Eppure donare è semplice. Basterebbe bussare alla porta e consegnare ai volontari della parrocchia gli indumenti donati, possibilmente puliti ed in buono stato. Sì, perché un’altra questione importante da discutere è anche quella della qualità dei vestiti donati. Spesso infatti, i vestiti sono sporchi, usurati e quindi inutilizzabili, e vengono donati o meglio abbandonati in chiesa, solo perché non vi si vuole portarli nei luoghi prettamente riservati alla raccolta dei rifiuti.
Una situazione che merita attenzione da parte anche del Comune in quanto, le parrocchie, non potendo raccogliere indumenti non più utilizzabili e “donabili”, questi diventano rifiuti e dunque chi li abbandona è un incivile che abbandona vestiti e oggetti per strada, sporcandola e rendendo le strade della città delle discariche a cielo aperto.
Roberto Valenti