Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
08/12/2022 11:15:00

Trapani, il maestro di musica arrestato per abusi sulla cognata disabile

Ha creato molta impressione a Trapani, e non solo, la notizia, pubblicata ieri da Tp24, del maestro di musica arrestato per aver abusato sessualmente di un'allieva. L'allieva, tra l'altro, era disabile. Ed era sua cognata. Una donna incapace di intendere e di volere, della quale l'uomo avrebbe dovuto prendersi cura, ed invece le ha fatto la più odiosa tra le violenze. 

L'operazione è stata condotta dalla Squadra Mobile di Trapani e l'identità dell'uomo non è stata resa nota. Si sa che è professore di musica e canto, ed ha 62 anni. 

L'indagine è durata alcuni mesi e, come spesso accade in queste vicende, non è partita da una denuncia diretta della vittima - che in questo caso, tra l'altro, è disabile - ma di un'altra allieva del professore, che aveva raccontato ai suoi genitori di certe attenzioni troppo pesanti durante le lezioni private. 

Dopo alcuni riscontri, sono partite subito le indagini, e sono state piazzate delle telecamere nascoste, che hanno ripreso ben altro, purtroppo: i continui abusi sessuali dell'uomo su sua cognata, di cinquanta anni, indotta a compiere atti sessuali contro la sua volontà, anche perché è incapace di intendere e di volere, secondo un provvedimento del Tribunale di Trapani. 

La vittima è la sorella della moglie dell'arrestato. Era lei ad avere la potestà sulla sorella più piccola e fragile. Per motivi di lavoro, la lasciava spesso con il marito, nel suo studio di registrazione, dove avvenivano gli abusi.  Il tutto fino alla settimana scorsa, quando gli agenti della Mobile, raccolti elementi tali da convincere il giudice, hanno formalizzato l'arresto, portandolo in carcere, al "Pietro Cerulli". Contestualmente sono stati perquisiti i luoghi frequentati dall'uomo, mentre le indagini continuano per ascoltare, adesso senza più la riservatezza della prima fase delle indagini, altre potenziali vittime.