Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
14/12/2022 06:00:00

  La tragedia dell’aereo caduto a Birgi. Morto il pilota, il corpo trovato tra i rottami

Dopo ore di ricerche, intorno alla mezzanotte, è stato trovato il corpo senza vita del pilotadell’aereo militare precipitato ieri pomeriggio a pochi chilometri dall’aeroporto di Birgi.

E’ il tragico epilogo di un qualcosa che il nostro territorio mai aveva conosciuto. Un dramma che coinvolge tutta l’Aeronautica Militare e in particolare il 37esimo stormo e la famiglia del pilota deceduto.
I suoi resti sono stati trovati tra i rottami del velivolo dai vigili del fuoco e dal personale dell’Aeronautica.

La vittima è il Capitano Fabio Antonio Altruda, 33 anni, celibe, originario di Caserta. Ne parliamo qui. 

Ieri pomeriggio intorno alle 18 l’aereo militare Eurofighter Typhoon del 37esimo Stormo è precipitato al suolo a circa cinque miglia a sud-est della base aerea di appartenenza, quella di Birgi. Il velivolo si è disintegrato durante l’impatto, con rottami infuocati trovati anche a diverse centinaia di metri di distanza tra loro. L’aereo è precipitato nella frazione di Locogrande, tra Marsala e Trapani, non molto distante dall’agriturismo Rocche Draele.

 

 

 

Per ore l’elicottero HH139 del Centro Search and Rescue di Trapani ha sorvolato l’area dell’impatto, dove c’erano piccoli focolai generati dai resti dell’aereo in fiamme.
A terra centinaia di uomini per le ricerche, dai Vigili del Fuoco, al gruppo speleologico, allo stesso personale dell’aeronautica militare.
Intorno alle 21.30 i soccorritori sono riusciti ad avvicinarsi tra i rottami in fiamme grazie all’ausilio dei palloni illuminanti.

 

 

Con il passare delle ore le speranze di ritrovare vivo il pilota si facevano sempre più flebili: infatti non sarebbe arrivato alcun alert al sistema di avviso per l’ ‘eiezione’, ovvero il lancio, affinché si potesse localizzare il punto in cui il pilota potrebbe eventualmente essersi lanciato.
In prima serata si era diffusa la notizia che il pilota era stato ritrovato, vivo, e che quindi era riuscito a lanciarsi col paracadute. Notizia presto smentita dallo stesso Ministero della Difesa, con la comunicazione che le ricerche erano ancora in corso. Ricerche cessate poco dopo la mezzanotte, quando Vigili del Fuoco e personale dell’Aeronautica hanno trovato i resti del pilota.

L’aereo, un Typhoon caccia intercettore multiruolo in versione monoposto, tornava da una ricognizione nell’entroterra, dopo una missione addestrativa – durata forse di circa un’ora – con un altro Eurofighter che ha invece fatto ritorno allo scalo militare. All’aeroporto civile Vincenzo Florio è scattato il protocollo di sicurezza in accordo con le autorità militari e le piste sono state chiuse al traffico.
In questo momento non è chiaro cosa sia potuto succedere, cosa abbia provocato l’incidente. Saranno
esaminati adesso i rottami dell’aereo militare, la scatola nera e le comunicazioni.