Ha raccontato di Fabio, del suo Fabio, adoperando parole semplici ma efficaci che hanno fatto accapponare la pelle di militari, rappresentanti delle istituzioni locali, regionali e nazionali, delle forze dell'ordine e delle forze armate, che, oggi a Trapani, hanno partecipato ai funerali del capitano Altruda. L'intervento di mamma Marilena è stato il momento più toccante del rito funebre celebrato alla Cattedrale San Lorenzo e officiato dal vescovo Pietro Maria Fragnelli.
“Mio figlio – ha detto – era un ragazzo umile, ma anche intelligente e ambizioso”. Fin da giovane Fabio sognava di volare su un Eurofighter. “All'età di 14 anni – ha ricordato mamma Marilena – ci ha rivelato che voleva frequentare la scuola militare Nunziatella di Napoli”.
“Fabio gli ho detto, tuo papà è falegname, siamo persone umili, non potrai avere alcuna raccomandazione. Mamma, la sua risposta, io ce la farò”.
E così è stato. Fabio è diventato un Top Gun. Fabio volava. E l'ha fatto fino a quella maledetta sera di martedì scorso, quando il suo Caccia è precipitato a pochi chilometri dalla base di Birgi, dove stava facendo rientro a conclusione di una missione addestrativa.
“Quando sui social e sui siti locali si era diffusa la notizia dell'aereo precipitato – ha proseguito mamma Marilena – il mio pensiero è subito volato a Fabio. Ho provato a telefonargli, nessuna risposta. Gli ho mandato un messaggio, nessuna risposta. Il mio cuore ormai era a mille. Ho telefonato all'Aeronautica e solo dopo tre tentativi mi hanno risposto che l'aereo era precipitato e il pilota era disperso”. Fabio, però, era già morto. Nelle campagne tra Marsala e Misiliscemi i soccorritori non cercavano un disperso, ma un cadavere.
Il pilota non ha avuto la possibilità di lanciarsi con il seggiolino prima che il velivolo si schiantasse a terra, diventando una palla di fuoco. “Fabio era giovane. Mio figlio aveva 33 anni. La stessa età di Gesù Cristo. Lui è stato martirizzato in croce, il mio Fabio su quell'aereo”. Un lungo applauso a conclusione dell'intervento di mamma Marilena che in chiesa ha dato una lezione di vita a tutti.
A Trapani centro storico blindato per i funerali a cui hanno preso parte anche il ministro della Difesa Guido Crossetto, il vice presidente della Camera Giorgio Mulè, il presidente della Regione Renato Schifani, il capo di Stato maggiore dell'aeronautica, generale di Squadra aerea Luca Goretti, l'ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, capo di Stato maggiore della Difesa.
“Quello che stiamo vivendo – ha detto il vescovo durante l'omelia – è un dolore istituzionale ma anche un dolore familiare. Mai avremmo voluto vivere questa giornata”.