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17/12/2022 06:00:00

Oggi a Trapani i funerali di Fabio Antonio Altruda. Subito dopo il trasferimento in Campania

17,30 - Ha raccontato di Fabio, del suo Fabio, adoperando parole semplici ma efficaci che hanno fatto accapponare la pelle di militari, rappresentanti delle istituzioni locali, regionali e nazionali, delle forze dell'ordine e delle forze armate, che, oggi a Trapani, hanno partecipato ai funerali del capitano Altruda. L'intervento di mamma Marilena è stato il momento più toccante del rito funebre celebrato alla Cattedrale San Lorenzo e officiato dal vescovo Pietro Maria Fragnelli.

“Mio figlio – ha detto – era un ragazzo umile, ma anche intelligente e ambizioso”. Fin da giovane Fabio sognava di volare su un Eurofighter. “All'età di 14 anni – ha ricordato mamma Marilena – ci ha rivelato che voleva frequentare la scuola militare Nunziatella di Napoli”.

“Fabio gli ho detto, tuo papà è falegname, siamo persone umili, non potrai avere alcuna raccomandazione. Mamma, la sua risposta, io ce la farò”.

E così è stato. Fabio è diventato un Top Gun. Fabio volava. E l'ha fatto fino a quella maledetta sera di martedì scorso, quando il suo Caccia è precipitato a pochi chilometri dalla base di Birgi, dove stava facendo rientro a conclusione di una missione addestrativa.

Il feretro di Fabio Antonio Altruda esce dalla Cattedrale San Lorenzo di Trapani from Tp24 on Vimeo.

“Quando sui social e sui siti locali si era diffusa la notizia dell'aereo precipitato – ha proseguito mamma Marilena – il mio pensiero è subito volato a Fabio. Ho provato a telefonargli, nessuna risposta. Gli ho mandato un messaggio, nessuna risposta. Il mio cuore ormai era a mille. Ho telefonato all'Aeronautica e solo dopo tre tentativi mi hanno risposto che l'aereo era precipitato e il pilota era disperso”. Fabio, però, era già morto. Nelle campagne tra Marsala e Misiliscemi i soccorritori non cercavano un disperso, ma un cadavere.

 

Il pilota non ha avuto la possibilità di lanciarsi con il seggiolino prima che il velivolo si schiantasse a terra, diventando una palla di fuoco. “Fabio era giovane. Mio figlio aveva 33 anni. La stessa età di Gesù Cristo. Lui è stato martirizzato in croce, il mio Fabio su quell'aereo”. Un lungo applauso a conclusione dell'intervento di mamma Marilena che in chiesa ha dato una lezione di vita a tutti.

A Trapani centro storico blindato per i funerali a cui hanno preso parte anche il ministro della Difesa Guido Crossetto, il vice presidente della Camera Giorgio Mulè, il presidente della Regione Renato Schifani, il capo di Stato maggiore dell'aeronautica, generale di Squadra aerea Luca Goretti, l'ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, capo di Stato maggiore della Difesa.

“Quello che stiamo vivendo – ha detto il vescovo durante l'omelia – è un dolore istituzionale ma anche un dolore familiare. Mai avremmo voluto vivere questa giornata”.

06.00 - Saranno celebrati oggi alle 14,30, presso la Cattedrale San Lorenzo di Trapani, i funerali del capitano Fabio Antonio Altruda, morto martedì scorso, mentre ai comandi dell'Eurofighter del 37° Stormo di Birgi stava facendo rientro alla base di ritorno da una missione di addestramento. 

Presenti le massime autorità militari del Paese - Ai funerali, che saranno officiati dal vescovo Pietro Maria Fragnelli, è prevista la partecipazione delle massine autorità militari del Paese: dal ministro della Difesa Guido Crosetto allo Stato maggiore dell’aeronautica al completo. 

Eseguita l'autopsia sul pilota - Ieri è stata eseguita l’autopsia sul cadavere del pilota, presso l'istituto di medicina legale di Palermo alla presenza dei Carabinieri della Sezione Rilievi Tecnici del Nucleo Investigativo di Trapani.

Domenica l'ultimo viaggio - Domani, domenica 18 dicembre, l'ultimo viaggio che riporterà Fabio nella sua terra di origine e alle ore 15.30, i funerali nella parrocchia di San Biagio di Cardito, città della provincia di Napoli in cui è cresciuto.
 

Le indagini - I militari dell'Arma hanno continuato ad ascoltare le testimonianze dei militari in turno quella sera alla base del 37°Stormo e di civili testimoni oculari dell'incidente. Inoltre sono stati acquisiti vari filmati di videosorveglianza della zona che riprendono lo schianto del velivolo. Qui tutti gli articoli sulla tragedia dell'Eurofighter.

La verità in tre secondi -  Sta probabilmente negli ultimi tre secondi di volo del caccia la verità. Questo è il tempo, forse anche mezzo secondo di meno, che ha avuto il capitano pilota Fabio Antonio Altruda da quando ha capito che qualcosa non stava andando per il verso giusto a quando si è schiantato con il suo Eurofighter nei campi a tre chilometri dalla pista della base di Trapani-Birgi. Serviranno mesi solo per recuperare e catalogare i rottami (migliaia e sparsi in una zona vastissima ora sotto sequestro) molti dei quali costituiti da materiali compositi: i motori turbo di un jet che pesa (a vuoto) oltre 11 tonnellate possono sprofondare fino a 3 o 4 metri di profondità, inghiottiti da terreno. Altre parti del velivolo si sono polverizzate, altre sono state attaccate dal fuoco divampato al contatto con il suolo.

Le tante ipotesi sulle cause della tragedia - Dall'esplosione in volo al fenomeno del vento improvviso (wind shear) che può schiacciare verso il suolo un velivolo in atterraggio, fino a un malore: inquirenti al lavoro per ricostruire l'incidente.