“Non siamo soddisfatti nel dire ‘l’avevamo detto’, avremmo voluto che si fossero trovate prima le soluzioni contro gli scarichi fognari e il disastro ambientale che si stava creando a Trapani”.
Francesca Trapani, consigliera comunale di Trapani del Movimento 5 Stelle, commenta così il sequestro del depuratore intercomunale effettuato dalla Guardia Costiera del Capoluogo.
I militari hanno accertato una serie di illeciti perpetrati in violazione delle norme che disciplinano gli scarichi dei reflui fognari, ponendo sotto sequestro l’impianto e le strutture poste a monte, asservite al sollevamento e alla scolmatura in emergenza delle portate meteoriche di piena. Ci sono anche cinque dipendenti comunali indagati.
Il tutto arriva dopo anni di denunce da parte della consigliera Trapani. “Ho presentato una quindicina di esposti, ho fatto da sentinella al Pennello di via Tunisi. La questione è molto antica, ma con questa amministrazione nulla è cambiato. Sono stata accusata dal sindaco Giacomo Tranchida di creare allarme. L’amministrazione Tranchida ha voluto mettere in ombra le nostre denunce. Diceva che erano acque bianche, ma le analisi dicono altro, che sono liquami. Non è mai stata vietata la balneazione. Adesso si inizia a fare luce su un vero e proprio disastro ambientale. Dopo il sequestro, da lui, nessuna parola, nessun commento, un silenzio assordante su una questione che riguarda la salute del nostro ambiente e dei cittadini”, dichiara la consigliera comunale.
Le questioni ambientali saranno sicuramente oggetto di dibattito nella campagna elettorale che è praticamente cominciata a Trapani. Giacomo Tranchida è ricandidato. Oltre alla questione depuratore c’è anche quella degli allagamenti, di una città che ad ogni accenno di pioggia teme enormi danni, come avvenuto nelle scorse settimane. “Non ci interessa batterci con il sindaco Tranchida sui numeri nella campagna elettorale, ma in una logica di idee e di temi. Sulle alluvioni ci stiamo muovendo attraverso i nostri esponenti regionali. Abbiamo prodotto un’interrogazione al Parlamento Europeo per chiedere se il comune di Trapani abbia mai presentato progettualità per rifare le reti fognarie. Un comune non può agire con la politica della lampadina che cerca di mettere la toppa dove ci sono i buchi, ma deve ragionare in un’ottica di visione di città per il futuro. Parleremo di sottopasso, di verde pubblico, di disabilità, di rete fognaria. Temi che in questi anni non sono stati affrontati in una città in decadenza”.
Ecco l’intervista completa a Francesca Trapani.